De Rome à Paris, missione compiuta

Positivo anche nei numeri, oltre alla percezione di un’ottima occasione di dialogo tra due industrie da sempre ‘vicine’, il bilancio della nona edizione della manifestazione


PARIGI – Oltre 1.200 persone in sala e il meglio della distribuzione francese a confronto negli oltre 100 scambi Italia-Francia nelle giornate di “De Rome à Paris”. Con l’obiettivo di rafforzare i già solidi legami tra i due paesi, è stata infatti promossa una sessione speciale di incontri pre-organizzati, dedicata al networking tra distributori  francesi  e venditori e produttori italiani,  con l’obiettivo di rinnovare conoscenze di lunga data, instaurare nuove relazioni e scoprire film e progetti italiani con settimane di anticipo rispetto allo European Film Market di Berlino.  

E’ positivo anche nei numeri, dopo gli applausi e la percezione di un’ottima occasione di dialogo tra due industrie da sempre ‘vicine’, il bilancio della nona edizione della manifestazione italiana che si è svolta nei giorni scorsi a Parigi. Tra vetrina e mercato i produttori e distributori dei dieci titoli protagonisti di “De Rome à Paris” – promossa dalla Direzione Generale per il Cinema MiBACT (e organizzata da Istituto Luce Cinecittà con la collaborazione di UNEFA, ANICA e ICE) – hanno avviato, infatti, contatti interessanti per arrivare, dall’Italia, anche nelle sale francesi. E i Rendez-vous ai professionali Cinema Arlequin – tra una proiezione e un dibattito – sono stati, alla fine, l’occasione di un incontro ravvicinato con un mercato possibile, visto che  proprio l’Italia, sempre di più, si conferma il Paese europeo dove più è forte la distribuzione del cinema francese. Quindici i distributori francesi presenti alla sessione dei B2B e interessati ad incontrare i principali venditori italiani – una decina in tutto a Parigi – e a scoprire i titoli in cartellone: dopo il film inaugurale, Indivisibili di Edoardo De Angelis, rappresentato anche dai produttori, con Attilio De Razza, Pier Paolo Verga che ha presentato a Parigi il film lanciato anche a Toronto dopo le Giornate degli Autori di Venezia. Con la storia emozionante delle due gemelle siamesi nel degrado della Terra dei Fuochi, la rassegna, presentata dal critico cinematografico Enrico Magrelli, ha offerto anche al pubblico di una sala storica parigina, 2night di Ivan Silvestrini, e due film accolti con particolare interesse proposti agli incontri con i distributori francesi dal produttore Gianluca Curti, Piccoli crimini coniugali di Alex Infascelli e Falchi di Toni D’Angelo (tutti e due ancora inediti in Italia) presentati agli spettatori anche dal protagonista Fortunato Cerlino e, ancora, una commedia amara come La cena di Natale di Marco Ponti, Piuma di Roan Johnson, che ha salutato il pubblico  a Parigi con la protagonista del film, Blu Yoshimi. Sono stati presentati anche Tommaso di Kim Rossi Stuart e Fräulein. Una fiaba d’inverno di Caterina Carone che era accompagnata dalla protagonista Lucia Mascino e, ancora, Babylon Sisters di Gigi Roccati, autore esordiente nella narrazione fiction, nato dal documentario, accolto con particolare simpatia dal pubblico francese, fino al documentario Acqua e zucchero. Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari, presente a Parigi con la produttrice, compagna di vita di Di Palma, Adriana Chiesa.

Proposte nuove, in un ventaglio di generi e idee che, sotto gli occhi di una delegazione istituzionale composta da Nicola Borrelli con Mariella Troccoli per la DgCinema del MibacT, Roberto Stabile per Anica e Ice, Paola Corvino per Unefa e Giancarlo Di Gregorio per Luce Cinecittà hanno disegnato una ‘mappa’ davvero inedita del nostro cinema offrendo ai buyers francesi un cinema attento ai generi ma soprattutto alla qualità e alla sua storia, anche quando è a basso budget, che spera di trovare accoglienza, oltre il grande cinema d’autore, anche quando offre sulla sua storia uno sguardo d’autore originale e inedito.

E’ stato importante che ad accoglierlo con simpatia e curiosità siano arrivati al cinema Vincent Lindon, Chiara Mastroianni e, com’è accaduto in sala l’ultima sera, anche un’attrice che ha studiato e recitato in Italia come Anna Galiena. Con lei al cinema anche rappresentanti dell’Ambasciata Italiana a Parigi e il nuovo Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Fabio Gambaro che ha seguito tutta la rassegna fin dalla serata inaugurale.

Com’è andato oltre l’entusiasmo l’incontro bilaterale di mercato? Ovvio che il confronto in numeri sia ancora perdente, visto che con 75 milioni di spettatori i francesi – 70 anni fa per una lunga stagione protagonisti con l’Italia di coproduzioni ‘storiche’- restano inarrivabili nel successo ‘in casa’ nonostante il recente calo degli spettatori rispetto all’exploit straordinario dei 111 milioni di due anni fa. Ma è importante che l’Italia apra un varco ai suoi titoli in un mercato che vanta non solo un primato europeo ma una produzione in buona salute con oltre 400 film già realizzati pronti ad uscire nei cinema francesi (e almeno il doppio già messi in cantiere) per poi invadere l’Europa e anche le nostre sale dove i film francesi hanno un successo assicurato: sono 4 milioni e mezzo gli spettatori italiani (con 26 milioni di euro di incassi) che lo confermano. In nome dei quali “De Rome à Paris” ha tentato a Parigi una “missione impossibile”, ma almeno in vetrina, appena conclusa con successo.

Laura Delli Colli
27 Gennaio 2017

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