Catherine Deneuve: orgogliosa di aver ispirato ‘La La Land’

Alla conferenza di Sage Femme a Berlino l'attrice si esprime sul film di Damien Chazelle


BERLINO – Fuori concorso a Berlino Sage Femme di Martin Provost, con Catherine Deneuve e Catherine Frot. E’ una storia di amicizia tra donne. Beatrice (Deneuve), ex compagna del padre di Claire (Frot), morto suicida dopo il suo abbandono, torna dal passato con tanti rimorsi e un tumore grave alla testa. Inizialmente restia e rancorosa, Claire, che di mestiere fa l’ostetrica (da qui il titolo) inizia a prendersi cura della donna, alla quale si affezionerà. A Catherine Deneuve qualcuno chiede in conferenza se ha visto La La Land, dato che il regista Damien Chazelle, ispirato chiaramente ai musical che l’attrice ha interpretato per Jacques Demy: “L’ho visto e l’ho trovato meraviglioso. E’ bello sapere di aver ispirato un giovane regista. Ho adorato interpretare il personaggio di Beatrice – continua –  anche se è diversa da me e come persona non mi piace. La relazione delle due donne supera il rapporto madre-figlia, c’è questa aggressività repressa che poi diventa delicatezza. La gentilezza, la generosità, è una storia sul perdono”.

“Non vado tanto forte sui conflitti – dice il regista – cerco di mettere tutti a proprio agio. In questo caso ho lasciato le attrici abbandonarsi ai personaggi.  Sono molto fortunato a poter lavorare in Francia dove c’è un sistema che permette la realizzazione facile di bei film. E anche di brutti, ma il punto è che dovrebbe essere così in tutta Europa. L’Europa esiste anche attraverso i film”.

Qualcuno in conferenza trova l’occasione per dire che il film non gli è molto piaciuto, se non per la recitazione di Deneuve, che prontamente risponde: “Prima di parlare di capolavori aspettate qualche anno. Ora tutti considerano un capolavoro Mississippi Burning ma appena uscito tutti lo attaccarono. Comunque non puoi mai sapere quando stai prendendo parte a un capolavoro, capitano molto raramente”.

Il film è stato acquistato per l’Italia da BiM.

Andrea Guglielmino
14 Febbraio 2017

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