Benigni, David speciale al ‘portavoce del PCI’

“Sono salito qui al Colle con tutta la mia allegria e con gioia accolgo questo premio che ricevo immeritatamente. Sono lieto di essere qui come portavoce del partito del cinema, del Pci".


“Sono salito qui al Colle con tutta la mia allegria e con gioia accolgo questo premio che ricevo immeritatamente. Sono lieto di essere qui come portavoce del partito del cinema, del Pci”. Così comincia al Quirinale, davanti al ministro Franceschini e al Presidente della Repubblica, il suo intervento Roberto Benigni, David Speciale alla carriera della 61/ma edizione, alla presentazione dei candidati ai Donatello 2017, che verranno consegnati stasera negli Studios di via Tiburtina a Roma in diretta Sky. Ad aprire al Quirinale la cerimonia è il regista Giuliano Montaldo, in qualità di presidente ad interim del David.“Sono lieto di essere il portavoce degli artisti che non hanno diritti ma il dovere di creare sogni – prosegue Benigni – Il cinema è la storia di un’estasi, è immortale e oggi non voglio sentir parlare della sua crisi. Il cinema sta bene e ha fatto grande il nostro Paese come il Rinascimento”.

Il regista e attore si richiama poi ai padri fondatori della Costituzione, citando Calamandrei, Parri, Marchesi, che in quel tempo hanno voluto difendere la nostra memoria, proteggere l’arte e la cultura. “Loro ci hanno fatto diventare grandi con due meravigliosi articoli della Costituzione, il 21 ‘Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero’ e il 33, ‘L’arte e la scienza sono libere’”.
Benigni ribadisce che il cinema è memoria e ricorda Paisà di Rossellini, e poi Fellini “il più grande regista del ‘900, felliniano è un termine ormai entrato in tutti i vocabolari”. E poi conclude tra gli applausi che “la perdita d’interesse verso il cinema indebolisce la nostra anima. Il cinema fa bene alla salute, è come andare in farmacia e chiedere 5 milligrammi di ”.

Subito dopo il Presidente Sergio Mattarella ringrazia Benigni “per averci tratteggiato in maniera splendida che cosa è il cinema”, in occasione di quella che con i David di Donatello è una sua festa. “Il cinema è parte integrante della cultura e della civiltà del nostro Paese. In Italia è forse ancora più importante che altrove”, continua il Capo dello Stato ricordando Gian Luigi Rondi, promotore e animatore instancabile dei David.
E guarda con favore alla recente legge del cinema, che ha tra l’altro destinato una parte del Fondo alle scuole per far conoscere la settima arte. Una legge “approvata con contributi e apprezzamenti che sono andati oltre i confini della maggioranza parlamentare”, augurandosi che “continui il dialogo tra gli operatori del settore e i responsabili delle funzioni pubbliche”. E in un mercato senza barriere nazionali dove continuo è il confronto con prodotti d’Oltreoceano, “il cinema italiano non può essere abbandonato ad affrontare una competizione impari”.
Mattarella si complimenta poi con Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini, vincitori dell’Oscar per il miglior trucco e acconciatura, e con la costumista Milena Canonero, Orso d’Oro alla carriera. E in chiusura il richiamo al film di Benigni La vita è bella, in particolare a una sequenza che metteva in evidenza l’ottusa ferocia dell’antisemitismo e del razzismo.

Il ministro Dario Franceschini si è soffermato sulla nuova Legge cinema, che in maniera condivisa, ha portato a un incremento di risorse significative e a provvedimenti  attesi da tempo. “Stiamo parlando di 400 milioni, risorse che cresceranno nel 2017 grazie a quell’11% del prelievo fiscale sui soggetti che utilizzano il cinema”. Franceschini sottolinea poi l’introduzione del tax credit automatico – “viene meno la  criticata commissione ministeriale” -, le risorse destinate alla scuola e alla creazione di nuove sale, la riapertura e al rilancio di quelle dei centri urbani con la semplificazione delle procedure.
Il ministro, dopo aver ricordato il neonato Consiglio superiore del cinema, si sofferma sull’obiettivo di allargare il pubblico, da un lato con l’apertura estiva delle sale, dall’altro con iniziative di promozione come cinema2day che “ha portato nuovi spettatori, circa il 26% di persone che non erano mai andate al cinema, come risulta da una ricerca” .
In chiusura del suo intervento Franceschini ribadisce infine per Cinecittà l’impegno a rafforzare e allargare il ruolo pubblico, con il coinvolgimento della Rai.

David 2017

David 2017

La pazza gioia torna in sala

Il film di Paolo Virzì dopo il trionfo ai David di Donatello riesce questo weekend in alcune sale italiane di Roma, Milano, Bologna e Padova

David 2017

17 David per Rai Cinema

Trionfano ai David i film coprodotti da Rai Cinema. "I nostri complimenti a tutti i vincitori - si legge in una nota dell'amministratore delegato Paolo Del Brocco - con i quali condividiamo questo ottimo risultato, un risultato che per Rai Cinema rappresenta un’ulteriore conferma del grande lavoro svolto a sostegno del cinema italiano"

David 2017

David: vince ‘La pazza gioia’ di Virzì

Miglior Film, Migliore Regista, Migliore Attrice protagonista, Valeria Bruni Tedeschi, sono 3 dei 5 riconoscimenti ottenuti dalla pellicola di Paolo Virzì. Indivisibili di Edoardo De Angelis ottiene 6 David, tra i quali i premi per la sceneggiatura, l'attrice non protagonista, Antonia Truppo, la produzione, le musiche. Migliore Attore Protagonista è Stefano Accorsi per Veloce come Il vento, che porta a casa 6 David. Migliore Documentario è Crazy For Football di Volfango De Biasi targato Luce Cinecittà

David 2017

Trionfa Virzì. Valeria pazza di gioia

La pazza gioia è il mattatore ai David di Donatello. Oltre al premio per il miglior film, la storia di donne mentalmente disturbate che ha emozionato i giurati porta a casa, tra gli altri, anche i riconoscimenti per il miglior regista e la miglior attrice protagonista. Crazy for Football di Volfango De Biasi, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, vince il premio Miglior Documentario di lungometraggio


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