Il TGLFF Film Festival diventa ‘Lovers’

"Il nuovo naming - dice la direttrice - attraverso un unico nome richiama molteplici geografie sessuali e identità, passioni e visioni"


Dal 15 al 20 giugno 2017 si terrà il 32° Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions, diretto da Irene Dionisio e presieduto da Giovanni Minerba, che si svilupperà seguendo tre linee guida: l’internazionalizzazione, la connessione con le eccellenze del territorio e con le associazioni più attive della realtà LGBTQI, la valorizzazione della trentennale tradizione del festival. In occasione della 32a edizione, infatti, il festival cambia nome, all’interno di un processo di rinnovamento che coinvolge anche la squadra di selezionatori e consulenti e le sezioni competitive del festival. Il 28 marzo verrà lanciata ufficialmente la call per l’iscrizione dei film al festival, che resterà attiva sul sito ufficiale fino al 28 aprile. Il nuovo naming.

«Lovers» ha un triplice significato: amante, appassionato e sexual partner. Un nome che racconta differenti e molteplici geografie sessuali, ma anche la cura e il profondo amore per il cinema e la stessa comunità LGBTQI. Gli obiettivi che con questa scelta si vogliono perseguire sono due: creare un festival dall’identità molteplice ma inclusiva, attraverso un nome unico che faccia da cappello all’intera manifestazione e dare un forte segnale di apertura verso una dimensione internazionale. Il sottotitolo, «Torino LGBTQI Visions», riporta invece l’attenzione su Torino, sede storica del festival, e sul desiderio di essere inclusivi valorizzando tutte le differenze che i soggetti incarnano. Nello stesso tempo riconduce all’intento di creare nuovi punti di vista sulla complessa realtà contemporanea, che siano narrativi, visionari e profetici. Il claim di quest’anno, «Queering the Borders», sottolinea, con un gioco di parole, l’intento e la sfida di andare – in maniera inusuale e ironica – oltre le frontiere e le categorizzazioni, spesso soltanto mentali, senza la paura di perdere la propria identità. Le sezioni competitive. I concorsi principali saranno quattro.

All the Lovers. Concorso lungometraggi internazionale al quale possono concorrere film di finzione di ogni genere, che si aggiudicheranno il premio “Ottavio Mai”, del valore di 1000 euro. Un omaggio al ricordo di chi, con la propria passione e con il proprio attivismo, ha dato vita al festival. Real Lovers. Concorso documentari internazionale al quale possono concorrere documentari di ogni genere che si aggiudicheranno un premio Ucca del valore di 500 euro, con un accordo di distribuzione nazionale grazie alla partnership con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci). Irregular Lovers.

Concorso iconoclasta internazionale al quale possono concorrere film di ogni genere e formato con particolare attenzione all’innovazione del linguaggio narrativo e visivo. Il vincitore della sezione avrà la possibilità di frequentare una Residenza d’Artista Internazionale grazie alla collaborazione con Artissima. Il film vincitore, poi, sarà riproposto in screening alla fiera del prossimo novembre e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra. Future Lovers. Concorso cortometraggi internazionale al quale possono partecipare film italiani e internazionali di ogni genere e formato. Il vincitore riceverà il premio “Fotogrammi Sovversivi” del valore di 300 euro – in onore degli scritti storici “Da Sodoma ad Hollywood” –, dato da Sicurezza e Lavoro, mentre la menzione speciale sarà data in partnership con il Divine Queer Festival di Torino.

Infine il premio del pubblico, dato in partnership con My Movies, che sarà assegnato a un film delle sezioni All the Lovers, Real Lovers e Irregular Lovers e consisterà in una produzione ad hoc dell’artista visiva Giulia Caira da sempre attiva sulle tematiche gender fluid. “Da mesi ormai sto lavorando intensamente con profondo rispetto e impegno – dice la direttrice Irene Dionisio –  perché questo festival sia all’altezza della tradizione che lo contraddistingue e della città che lo ospita. Il TGLFF ha avuto un valore storico indubbio e ha aperto la strada a una reale possibilità di rappresentazione e autorappresentazione della comunità LGBTQI sul territorio italiano e non solo.   Il nuovo naming – attraverso un unico nome – richiama molteplici geografie sessuali e identità, passioni e visioni. Ricerca la semplicità delle differenze e la loro virtuosa compresenza sia in ambito sessuale, relazionale, personale sia in ambito artistico. «Quest’anno le sezioni competitive, che hanno reintrodotto i premi in denaro con prestigiose partnership, si sono ristrutturate per accogliere e interrogarsi sulla complessa realtà che stiamo vivendo: spaziano tra la finzione, il documentario e l’esplorazione di linguaggi innovativi in continuo dialogo con le altre arti, seguendo le nuove tendenze contemporanee dell’interdisciplinarietà”. 

Andrea Guglielmino
27 Marzo 2017

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