Rai Cinema, parola d’ordine contaminazione

Amelio, Bellocchio, i Taviani, Martone, Luchetti, Pupi Avati e Matteo Garrone con un progetto ispirato a un atroce caso di cronaca nera: sono gli autori della scuderia Rai Cinema, tutti al lavoro con nuovi film. Tra questi è in uscita il 24 aprile La tenerezza di Gianni Amelio, con Elio Germano e Giovanna Mezzogiorno. E tra questi potrebbe esserci qualche presenza del prossimo festival di Cannes. “Ma è presto per dirlo”, avverte Paolo Del Brocco, ad di Rai Cinema che ha convocato la stampa di settore per fare il punto sui nuovi progetti e la linea editoriale. Gli autori, infatti, fanno parte di uno dei sette ‘filoni’ individuati dalla società di Piazza Adriana, che scommette sulla diversificazione. I Taviani, reduci dall’Orso d’oro di Berlino, hanno girato Una questione privata tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio. E Matteo Garrone, accantonato per ora il progetto su Pinocchio, desta la massima curiosità per il suo Dogman, un western urbano ispirato alle cronache sul criminale sanguinario, detto il Canaro, uno dei casi di cronaca nera più atroci, accaduto a Roma, nel periferico quartiere della Magliana, 29 anni fa quando Pietro De Negri, detto appunto er canaro, commise violenze indicibili sotto effetto di cocaina sul piccolo criminale Giancarlo Ricci. “In una periferia dove prevale la legge del più forte, uno stato di natura dove contano solo l’onore e il denaro, le uniche vie d’uscita e di riscatto sono la droga e la violenza: l’uomo – dice Garrone del suo nuovo film, con un cast ancora in via di definizione – è un animale cattivo per natura o sono le circostanze a renderlo tale? Più che una semplice storia di vendetta, Dogman è un western proiettato in un contesto urbano e contemporaneo, nel quale la leggenda prevale sulla realtà”. E ancora, tra gli assi di Rai Cinema, troviamo Il traditore di Marco Bellocchio su Tommaso Buscetta, progetto anticipato già a Cannes 2016, mentre Pupi Avati torna all’horror con un film ambientato nel Polesine. 

Ma non c’è solo cinema d’autore (o commedia) nel pacchetto. “Rai Cinema – spiega Del Brocco, al suo settimo anno in sella alla società – ha colto la necessità del cambiamento e quindi stiamo cercando nuove linee di racconto e nuovi linguaggi con la consapevolezza che il nostro utile non è solo quello economico, ma soprattutto un progetto culturale e direi quasi educativo che darà i suoi frutti nel tempo e che non sempre può incontrare il box office”.

Ecco dunque il ‘Cinema del futuro’ con i nuovi progetti di giovani autori già apprezzati e a volte premiati come Sebastiano Riso, Alice Rohrwacher e Laura Bispuri, Piazza e Grassadonia, Leonardo Di Costanzo, Pietro Marcello, Fulvio Risuleo, o ancora Valentina Pedicini e Roberto De Paolis. Sotto l’etichetta ‘Coming of age’ sono raccolti tre film sugli adolescenti: Il ragazzo invisibile Sequel di Gabriele Salvatores, I figli della notte di Andrea De Sica, visto in concorso a Torino, e Otzi e il mistero del tempo di Gabriele Pignotta. Nel contenitore ‘Pop italiano – Generation’ si possono certamente trovare alcune sorprese come ne Il primo re di Matteo Rovere, fresco vincitore di sei David di Donatello, che si cimenta con la storia di Romolo e Remo, o come in Ammore e malavita, il nuovo film dei Manetti Bros (che unisce commedia, sceneggiata napoletana, gangster movie e musical e che si dice potrebbe arrivare alla Mostra di Venezia). O nel debutto alla regia di Cosimo Gomez con Brutti e cattivi, dove un banda di criminali ‘freak’ compie rapine nelle periferie romane. Nel filone pop anche la nuova commedia che fa riflettere di Antonio Albanese, A casa, dove il comico costringe un immigrato a tornare in Africa con le buone o con le cattive.

Fiore all’occhiello di Rai Cinema è il ‘Cinema del reale’ dopo i successi internazionali di Fuocoammare di Gianfranco Rosi, con i nuovi documentari di Roberto Minervini e Stefano Savona. ‘Cinema senza frontiere’ e ‘Oltre il confine’ testimoniano la vocazione internazionale: qui troviamo il primo film americano di Paolo Virzì The Leisure Seeker, con Helen Mirren e Donald Sutherland, dato tra i papabili per il Festival di Cannes. Nella seconda figurano Soldado, produzione Usa di Stefano Sollima, che dirige Benicio Del Toro e Josh Brolin, in un adrenalinico war movie sul terrorismo internazionale, ma anche il nuovo film di Roman Polanski (di cui si conosce solo il titolo ‘Based on a true story’) e il film ‘italiano’ di Steven Spielberg sul rapimento di Edgardo Mortara. Mentre Carlo Hintermann passa dal documentario alla fiction con Il libro delle visioni, prodotto da Terrence Malick e ambientato nella Prussia del XVIII secolo, e Andrej Konchalovsky gira in Italia con mega-budget un film su Michelangelo Buonarroti intitolato Il peccato.

Non tutti questi film saranno distribuiti da 01. “Dal 2010 al 2016 Rai Cinema ha contribuito a realizzare 372 film, di cui 182 tra opere prime e seconde per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro, ai quali si aggiungono quasi 300 film della realtà, per un investimento complessivo di circa 17 milioni di euro. Per fare tutto questo, Rai Cinema ha collaborato con circa 300 società di produzione e 520 registi. Questo significa aprire il mercato, non chiuderlo: 01 non è l’unico distributore con cui lavora Rai Cinema”.