“La guerra dei cafoni”, lotta di classe nella Puglia profonda

Primo film prodotto dalla casa editrice Minimum Fax, sarà al cinema dal 27 aprile con IsmaeleFilm


BARI – La campagna pugliese, selvaggia e vitale, è il terreno in cui si scatena La guerra dei cafoni immaginata dai registi Davide Barletti e Lorenzo Conte (Finepenamai), che sono partiti dal romanzo omonimo di Carlo D’Amicis per mettere in scena una favola molto metaforica che rimanda alla lotta di classe, al passaggio all’età adulta e a un momento cruciale di transizione sociale. Primo film prodotto dalla casa editrice Minimum Fax, La guerra dei cafoni osserva il conflitto tra i figli dei ricchi e quelli dei poveri – i “signori” e i “cafoni” appunto – isolando le bande rivali di ragazzini nel paesaggio mozzafiato dell’immaginaria Torrematta. Un universo narrativo da cui sono esclusi tutti gli adulti (salvo le brevi apparizioni di Claudio Santamaria ed Ernesto Mahieux), in cui si accende un amore impossibile alla Romeo e Giulietta tra un signore e una cafona mentre gli oppressi decidono di ribellarsi agli oppressori e un elemento esterno – Cugginu – interviene a cambiare le regole del gioco.

“Siamo cresciuti considerando la Puglia una terra di frontiera – spiega Davide Barletti – osservando le luci misteriose al di là del mare finché nel 1991 l’ignoto è diventato realtà. Il nostro è un film per ragazzi, ma offre elementi di riflessione più ampi sulla lotta tra chi ha avuto tutto e chi non ha avuto nulla e sulla cesura del 1975, anno in cui è ambientata la storia e momento in cui si sono mescolate le carte dando ragione alla profezia di Pasolini secondo cui l’Italia sarebbe stata vittima di omologazione a causa della borghesia arricchita e della tv. Ma La guerra dei cafoni è anche un modo per fotografare la scoperta dell’età adulta e l’abbandono dell’adolescenza, così come la libertà di rompere gli schemi”. Selezionato ai festival di Rotterdam, Copenaghen, Buenos Aires, Tokyo, Pechino e New York, La guerra dei cafoni sarà al cinema dal 27 aprile distribuito da IsmaeleFilm con le atmosfere abbaglianti e sospese in cui si tuffa il dialetto parlato dai cafoni (intellegibile grazie ai sottotitoli italiani), che si combattono a colpi di flipper e furti. Le due fazioni rivali sono composte da ben 24 giovanissimi debuttanti davanti alla macchina da presa: “Grazie a Minimum Fax abbiamo fatto con loro un laboratorio lungo un mese prima delle riprese – hanno spiegato i registi – Il rapporto intergenerazionale è uno dei grandi problemi italiani, ma noi con questa esperienza abbiamo capito che siamo noi adulti a dover imparare a confrontarci con loro, perché sul nostro set i ragazzi avevano capito tutto già da soli, sapevano bene come muoversi”.

Michela Greco
25 Aprile 2017

Bari 2017

Bari 2017

Jacques Perrin: i miei documentari naturalistici contro Trump

Nella masterclass al Bif&st l’artista francese ha raccontato il suo impegno ambientalista di produttore e regista cominciato nel 1989 con Le peuple singe

Bari 2017

Bif&st: 75mila spettatori, 21/28 aprile l’edizione 2018

La grande Retrospettiva 2018 sarà dedicata a un autore o un’autrice internazionale vivente. “Quest’anno il ponte del 25 aprile si è rivelato tutt’altro che uno svantaggio, anzi ha incrementato le presenze” afferma il direttore Laudadio, auspicando che torni disponibile il teatro Kursaal Santa Lucia. Il presidente Michele Emiliano ha accennato ai teatri Piccinni e Margherita che, una volta restaurati, potrebbero tornare utili, e a connettere meglio la Fiera del Levante con il Festival, raccogliendo la sfida di spazi dedicati alla creatività

Bari 2017

Valeria Bruni Tedeschi: voto francese, Mélanchon si pronunci

“In Francia il pericolo è molto grande, spero che il 7 maggio al ballottaggio chi ha deciso di non andare a votare cambi idea. Spero che Jean-Luc Mélanchon dia un’indicazione di voto, è insopportabile che non si sia pronunciato”. L'attrice non si sottrae alla domanda di rito sul prossimo voto presidenziale francese, ospite del Bif&st dove ha ricevuto il premio Anna Magnani come miglior attrice per il ruolo ne La pazza gioia. A giugno esce il suo documentario sull’Alzheimer Una ragazzina di 90 anni

Bari 2017

Premiati Alessandro Aronadio, Sara Serraiocco e Luca Marinelli

Al Bif&st Premio Ettore Scola al regista di Orecchie; Premio Mariangela Melato alla protagonista de La ragazza del mondo; Premio Gabriele Ferzetti al protagonista de Il padre d’Italia


Ultimi aggiornamenti