I Wonder World Sales debutta con Guzzanti, Soldini e Segre

La società di distribuzione di Andrea Romeo inizia il suo percorso internazionale con i film di Sabina Guzzanti e Andrea Segre


CANNES Sabina Guzzanti, Andrea Segre, Silvio Soldini e il collettivo Zimmerfrei: il nuovo distributore internazionale I Wonder Pictures Worlds Sales ha annunciato stamattina all’Italian Pavilion del Festival di Cannes i film con cui la società di distribuzione con base a Bologna entra nel mercato delle vendite internazionali. Dopo aver portato nelle sale italiane titoli di autori importanti come Werner Herzog, Patricio Guzmán e Joshua Oppenheimer, la società guidata da Andrea Romeo guarda all’estero, dove esporterà Rome is burning, con cui Sabina Guzzanti esamina l’autodistruzione della politica italiana; Ibi, il nuovo lavoro di Andrea Segre, focalizzato sul biopic del fotografo e filmaker del titolo, Ink River (Il fiume ha sempre ragione), con cui Silvio Soldini porta lo spettatore in un viaggio emozionante tra le parole attraverso l’esperienza dei due artisti-artigiani Alberto Casiraghy e Josef Weiss e A Almost Nothing / CERN: Experimental City di Anna de Manincor e Anna Rispoli (di ZimmerFrei): un affresco del Cern visto anche come straordinario esperimento sociale e umano.

Tra le novità proposte da Biografilm Festival 2017 (in programma a Bologna dal 9 al 19 giugno) poi, la forte apertura internazionale di Bio to B, la vetrina annuale dedicata alla promozione e al supporto di produzioni italiane ed europee: professionisti del mercato da tutta Europa potranno assistere ai pitch di 17 nuovi progetti internazionali. In questa edizione una giuria composta da importanti venditori internazionali decreterà l’assegnazione di tre premi: miglior progetto europeo, miglior progetto italiano e miglior progetto dell’Emilia Romagna.

Ecco la lista completa dei pitch:
Constructing Albert di Laura Collado, Jim Loomis (Spagna)
Listen to My Song di Danny Mitchell (UK, Colombia)
ODYSSEY di Michael Madsen (Danimarca, Finlandia, Francia) –
– Valentin – Figlio d’Europa di Antonio Martino (Italia, Romania, Francia)
White Cube di Wojtek Pustola (Polonia)
– America international pitch premiere di Giacomo Abbruzzese (Italia)
Cuban Dancer di Roberto Salinas (Italia, USA)
Uno sguardo alla terra di Peter Marcias (Italia)
Sons of Mostar di Dan Daddy (Italia, Bosnia Erzegovina)
Sqizo di Duccio Fabbri (Italia)
Tasmania Buyers Club di Nicola Moruzzi (Italia)
L’ora d’acqua di Claudia Cipriani (Italia)
Un ritratto di Cesare Maltoni di Alessandro Rossi, Michele Mellara (Italia)
Disco Ruins diFrancesca Zerbetto (Italia)
I bambini del Pentcho di Stefano Cattini (Italia, UK)
L’uomo con la lanterna di Francesca Lixi (Italia)
A casa del poeta non esiste il pianto di Stefano Croci, Silvia Siberini (Italia, Olanda)

Mi. Gre.
19 Maggio 2017

Cannes 2017

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Le vie del cinema a Roma e Milano

Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini

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Cannes a Roma: 14-18 giugno

Giunta alla 21ma edizione, Le vie del cinema da Cannes a Roma (14-18 giugno) porterà in alcune sale romane e laziali una selezione di film provenienti dal 70° Festival di Cannes, che saranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Le sale coinvolte sono il Giulio Cesare, l’Eden e il Fiamma di Roma, l'Etrusco di Tarquinia, il Palma di Trevignano e il Corso di Latina

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Östlund: “Dividere la Palma con Haneke? Proprio no”

"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"

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120 BPM e le lacrime di Almodóvar

“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"


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