Alessia Barela, 7 giorni sull’isola

Il regista italo-svizzero Rolando Colla dirige il suo ottavo film sull'isola siciliana di Levanzo, protagonisti Bruno Todeschini e Alessia Barela, una coppia che nasce imprevista


Il regista italo-svizzero Rolando Colla dirige 7 giorni, il suo ottavo film, sull’isola siciliana di Levanzo, protagonisti Bruno Todeschini e Alessia Barela, una coppia che nasce imprevista, nel bisogno di imparare e recuperare il senso dell’amore. I due protagonisti Ivan e Chiara si incontrano a Levanzo per organizzare il matrimonio del fratello di lui Richard (Marc Barbè), con la migliore amica di lei, Francesca (Linda Olsansky). Una forte attrazione li travolge fin dal primo incontro ma, per ragioni diverse, entrambi tendono a ritrarsi: Ivan, ancora ferito dal fallimento del suo ultimo rapporto e Chiara, sposata con Stefano, non vuole mettere in pericolo il suo matrimonio. Nonostante le resistenze iniziali, i due decidono di vivere la storia fino all’arrivo degli ospiti per la cerimonia. Nel loro piano non hanno però preso in considerazione l’amore…

L’isola di Levanzo è raccontata da Alessia Barela come un luogo difficile e contrastante. “L’isola accompagna quello che accade. Rolando avrebbe dovuto scegliere un’isola francese, ma voleva un’isola che offrisse poco, desse isolamento. Abbiamo fatto 4 settimane di prove e 8 di riprese: Levanzo è bellissima ma non c’è niente, così io personalmente ho avuto un po’ di difficoltà, senza conoscere nessuno, dormendo di notte con il vento in una casa estranea di pescatori. È un luogo dove puoi star bene se stai bene con te stesso. È davvero un viaggio, avvolge il racconto, è co-protagonista, sia nella sua naturale bellezza, sia nel suo essere metafora anche di contraddizioni che si sollevano piano piano nel racconto di quella settimana passata lì ad organizzare un matrimonio”. 

Pienamente consapevole dell’asperità del luogo era Colla che – continua Barela – “ci ha fatto firmare una clausola in contratto per cui Bruno ed io non potevamo allontanarci dall’isola, dove causa mare grosso non è detto tu possa tornare facilmente. Io sono letteralmente scappata a Favignana qualche volta, per prendere respiro. Ma questo approccio duro è stato fondamentale per i personaggi”. 

Alessia Barela, che recita alla pari del protagonista maschile, Bruno Todeschini, spiega come sia difficile ottenere un ruolo gratificante e paritario nel cinema italiano. “Io avevo già lavorato con Colla, in Giochi d’estate del 2011: qui la cosa interessante è che il personaggio femminile vive a prescindere dal compagno. Rolando ha un approccio poco italiano: abbiamo fatto prove prima con i costumi, nei luoghi. Abbiamo esplorato anche la vita precedente dei personaggi, per far sì che ci potesse essere una verità sullo schermo. Colla non teme di mostrare le asperità dei personaggi. È ossessionato dalla precisione, per ottenere quello che vuole è pronto a tutto, ‘ti mangia’: però è uno con cui lavori con un metodo. Con lui è interessante lavorare perché vivi un’altra vita per un po’, con lui ti ricordi perché hai scelto questo mestiere”. 

Il realismo è esplicito nel profilo dei personaggi, come nelle sequenze del rapporto fisico tra Chiara e Ivan, che l’attrice racconta spiegando che “qui si tratta della scelta tra un amore razionale e uno passionale, in cui si comprende che la razionalità è più gratitudine verso il marito di lei (Gianfelice Imparato) che amore, cosa che ha comportato mettere da parte la passione, che invece emerge sull’isola. Prima del film, sono stata a Parigi per fare provini con cinque attori francesi. Mi ricordo quando è entrato Bruno, doveva commuoversi e non gli veniva l’emozione. Ho visto subito una persona autentica, libera, un uomo con una sensibilità quasi femminile e questo lo ha riportato anche nelle scene esplicite di sesso. Durante il provino Bruno è stato l’unico a non mostrarsi palesemente mentre mi baciava. Lavorare con lui è significato incontrare un attore che capisse anche il mio imbarazzo”. 

Come l’isola, il suo elemento naturale, l’acqua, ritorna spesso nelle immagini, non soltanto come elemento scenografico: “L’acqua per Rolando è molto importante. Ha chiamato Aldo Chessari – già tecnico in Respiro di Crialese – perché voleva che quella parte fosse molto presente, come si vede restituita nel film”. 
7 giorni esce in Italia il 24 agosto, distribuito da Solaria Film – Movimento Film con Lo Scrittoio.

Nicole Bianchi
20 Luglio 2017

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