Le promesse di Derek Jacobi e Sophie Nélisse

Due estremi geografici opposti, la Polonia e New York, due storie d’amore, o forse la stessa. La promessa di ridere insieme per sempre, interrotta dalla guerra: Alma e Leo, nella Polonia degli anni ’30, con l’amore che prova a superare confini e conflitti. Un’altra Alma, in fondo “figlia” della prima, e di nuovo Leo, in un’epoca e in un luogo differenti: la metropoli newyorchese degli anni in corso.

La storia dell’amore è un complesso intreccio di vicende d’affetto che, tutte insieme, compongono un grande spartito sull’amore come sentimento assoluto, seppur la scelta della narrazione parallela tra passato e presente, e la frammentazione del prima e del dopo anche all’interno di uno stesso tempo, non sono sempre semplici da seguire, sul filo di un racconto al confine tra la realtà più concreta e l’immaginazione, tra presenze e assenze. Una storia d’amore, il suo sopravvivere al tutto, un libro come promessa dello stesso, un figlio, uno scrittore, un altro amore, un nome – Alma – che ritorna, la morte, la vita immaginata, di nuovo un libro e così via: questi, e non solo, i soggetti del film, non pochi per donare una storia fluida al pubblico, o non troppi per il regista per raccontare il sentimento più assoluto.

Derek Jacobi (già in Assassinio sull’Orient Express e Cenerentola di Kenneth Branagh, Grace di Monaco, Il discorso del re, Gosford Park) è Leo adulto, anziano: una sensibile prova d’attore, in cui l’interprete inglese mette in scena la bellezza della pragmaticità, dell’ironia e della caducità dell’età canuta. Sophie Nélisse è Alma: lei, attrice canadese di nemmeno 20 anni, ha lavorato sin da bambina in spot pubblicitari, fino a Monsieur Lazhar (2011), che le è valso alcuni riconoscimenti importanti come migliore non protagonista, giungendo al successo internazionale per il primo ruolo in Storia di una ladra di libri (2013).  

Storia di un amore è una coproduzione tra Francia, Canada, Stati Uniti e Romania, Paese natale del regista, Radu Mihaileanu, molto produttivo nella commedia francese più sottile, anche dopo essere stato assistente di Marco Ferreri, da I love you (1986), raggiungendo il successo personale con Train de vie – Un treno per vivere (1998).  Esce il 31 agosto, distribuito da Bim Distribution.