Vicari: non è un biopic il mio film sul giornalista Fava

Il regista, che presiede la giuria di Bookciak, Azione!, ha terminato da poco le riprese del film Prima che la notte "che narra una fase dell’esistenza di una persona straordinaria uccisa dalla mafia"


Affiancato da Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto, il presidente di giuria Daniele Vicari assegnerà stasera i premi ai vincitori di Bookciak, Azione!, il riconoscimento dedicato all’intreccio tra cinema e letteratura, giunto alla sua 6a edizione.
Il regista Vicari è a Venezia dopo aver terminato da poco le riprese del film tv per Rai 1 Prima che la notte, dall’omonimo libro di Claudio Fava e Michele Gambino, e girato interamente a Catania. “Il film guarda a un periodo molto intenso della vita di Giuseppe Fava, giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1984 a Catania. Si tratta del momento in cui costruì una vera e propria scuola di giornalismo con la creazione del ‘Giornale del Sud’ e poi de ‘I siciliani’- spiega Vicari – Prima che la notte è un film sulla vita di un uomo e non sulla sua morte non è un biopic, ma narra una fase dell’esistenza di una persona straordinaria che dà tutta se stessa a un gruppo di giovani. Direi che è quasi un romanzo di formazione”.
Fabrizio Gifuni interpreta Fava, “calandosi con profondità nel personaggio, senza freni inibitori”. Accanto a lui Lorenza Indovina e Fabrizio Ferracane.

Nel frattempo Vicari non ha abbandonato il non facile progetto di una serie tv che racconti la vicenda del giovane Stefano Cucchi, per la cui morte per percosse e lesioni sono stati rinviati a giudizio 5 carabinieri. “Il libro di Carlo Bonini ‘Il corpo del reato’ è il punto di partenza che dà solidità al progetto che ho scritto con Laura Paolucci, Emanuele Scaringi e lo stesso Bonini – dice il regista – Si tratta ora di costruirlo produttivamente, al momento è coinvolta Fandango. Bisogna non mollare, perché stiamo incontrando le stesse difficoltà avute per Diaz, ma non disperiamo”.

Tra i vincitori di Bookciak, Azione! ritroviamo il ligure Orso Jacopo Tosco premiato per Leda ispirato all’omonimo graphic novel di Sara Colaone, Francesco Satta e Luca de Santis (CoconinoPress-Fandango). Il bellunese Alessandro Padovani vince con La parte organica delle cose, ispirato al romanzo di Gabriele Di Fronzo “Il grande animale” (Nottetempo) e la romana Agnese Giovanardi è la terza vincitrice del premio con Arte materna, liberamente ispirato alla raccolta di racconti “Tutti bambini” di Giuseppe Zucco (Egg Editore).
Da quest’anno Bookciak, Azione! ha una sezione dedicata alla memoria: Memory Ciak, creata in collaborazione con LiberEtà, rivista e casa editrice dello Spi-Cgil. Il romano 18enne Francesco Ramon Franco è stato premiato per il suo bookciak ispirato a “Il vestito della sposa”, di Angelina Brasacchio, diario in cui si racconta l’amicizia di due donne travolte dal Novecento, mentre la fine del fascismo fa esplodere le lotte dei braccianti.

ssr
29 Agosto 2017

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