Comincia da Toronto la corsa agli Oscar di Luca Guadagnino

Accolto con una standing ovation al Toronto Film Festival, il film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome sembra essere il film italiano con più speranze per gli Oscar


TORONTO – Accolto con una standing ovation al Toronto Film Festival, il film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome, girato in inglese ma ambientato in Lombardia negli anni ’80, sembra essere il film italiano con più speranze per i prossimi Oscar. In lizza per le categorie principali, ma per regolamento non per il miglior film straniero, viene considerato da ‘The Hollywood Reporter’ “un serio contendente per il premio del pubblico qui a Toronto, storicamente un trampolino di lancio per la lotta nella categoria miglior film degli Oscar”. Da non trascurare anche per regia e sceneggiatura, oltre che per le interpretazioni dei due protagonisti, Armie Hammer e il sorprendente nuovo volto Timothée Chalamet, senza dimenticare, ricorda ancora THR, “Michael Stuhlbarg, che potrebbe ottenere una nomination come non protagonista anche solo per la sua scena finale”. Il ‘Toronto Star’ si spinge a definirlo “uno dei migliori film mai fatti sull’intossicazione dell’amore. Segnatevi un nome, Timothée Chalamet. E ora fatelo ancora”.  

‘Deadline’ sottolinea un’accoglienza ancora più entusiasta di quella già molto calorosa al Sundance Festival dello scorso gennaio, per il film di Guadagnino, “per il quale Sony Pictures Classics nutre molte speranze in vista degli Oscar”. Difficile trovare qualche commento che non sia entusiasta, come conferma anche ‘Vogue’, il cui critico definisce da Toronto Chiamami col tuo nome, “forse il miglior film che ho visto quest’anno, di grande delicatezza e profondità, con una eccezionale performance di Hammer, mai così bravo”.  

Un altro film italiano, girato in inglese e ambientato però negli Stati Uniti, era molto atteso a Toronto, dopo un’accoglienza positiva dalla stampa italiana a Venezia, meno da quella internazionale. Parliamo di The Leisure Seeker di Paolo Virzì, con la coppia di lusso composta dal canadese Donald Sutherland e da Helen Mirren. Dopo gli applausi nel corso delle due proiezioni ufficiali, specie rivolti ai due protagonisti, ecco i commenti della critica. ‘The Wrap’ lo definisce “un efficace racconto su come le cose ci stiano sfuggendo di mano”, nobilitato dalla performance di due attori di talento. ‘The Economist’ ha amato il film, che definisce “ricco, frizzante, sorprendente e commovente. Sutherland riceverà un Oscar onorario, giustamente, ma la forza della sua interpretazione meriterebbe una candidatura anche come miglior attore”.  ‘The Hollywood News’ sottolinea come sia “un road movie dall’inizio alla fine, una commedia che per la maggior parte soddisfa, anche se contiene più di un tocco prevedibile e generico. Un film perfetto per un pubblico alla Netflix: facile da vedere, ma alla fine presto dimenticabile”. Come il film di Luca Guadagnino, anche The Leisure Seeker sarà distribuito negli Stati Uniti da Sony Pictures Classics, con qualche speranza di premi soprattutto per i due protagonisti.  

Un film italiano è stato presentato a Toronto addirittura in prima mondiale, in attesa della vetrina della Festa del cinema di Roma, dove è già stato annunciato. Parliamo di Una questione privata, adattamento dei fratelli Taviani del romanzo di Beppe Fenoglio, su un partigiano, interpretato da Luca Marinelli, combattuto fra la lotta nella Resistenza e la sua ossessione per una donna. Ospitato nella sezione dedicata ai maestri del cinema d’autore, il film è definito da ‘The Hollywood Reporter’, “allo stesso tempo una summa dell’idea di cinema dei Taviani e un’affermazione della loro incrollabile certezza che la vita umana sia un difficile compromesso fra il privato e la sfera pubblica”.  

In un anno da ricordare per la presenza, quantitativa e qualitativa, del nostro cinema al Toronto Film Festival, sono stati presentati anche, nella sezione Contemporary World Cinema, Hannah di Andrea Pallaoro, reduce dalla vittoria della protagonista Charlotte Rampling a Venezia, e A Ciambra di Jonas Carpignano. Il corto di Adriano Valerio Mon amour mon ami ha avuto il suo spazio in Short Cuts.    

Mauro Donzelli
15 Settembre 2017

Toronto 2017

Toronto 2017

Donne e biopic da Toronto alle sale

Un’edizione, quella del festival canadese, caratterizzata da un numero notevole di interpretazioni di gran livello, oltre a quasi un terzo di film al femminile, diretti o sceneggiati da donne. E tra i titoli ilm che vedremo nella prossima stagione prevalgono quelli ispirati a personaggi reali dalla scrittrice Mary Shelley ai tennisti Borg & McEnroe, dall'inventore Thomas Edison allo statista Winston Churchill

Toronto 2017

A Toronto Taviani, Guadagnino, Virzì, Pallaoro e Carpignano

Ben sei titoli italiani partecipano al festival: l’anteprima mondiale di Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani, dal capolavoro postumo di Beppe Fenoglio; The Leisure Seeker, l’avventura americana di Paolo Virzì; Hannah, opera seconda di Andrea Pallaoro, con Charlotte Rampling; Call Me by Your Name di Luca Guadagnino, A Ciambra di Jonas Carpignano, il corto Mon amour mon ami di Adriano Valerio


Ultimi aggiornamenti