King Vidor e Buster Keaton per inaugurare le Giornate

Sabato 30 settembre il festival si apre con il film del 1928 accompagnato da vivo dall'Orchestra San Marco di Pordenone. In programma anche il primo cortometraggio di Buster Keaton The Butcher Boy


Con The Crowd (La folla) di King Vidor le Giornate del cinema muto continuano la tradizione di portare i grandi classici sul grande schermo e con un accompagnamento musicale dal vivo di una grande orchestra che anche quest’anno è l’Orchestra San Marco di Pordenone cui è affidato il compito di eseguire la partitura di Carl Davis composta per il film, con la direzione dello stesso autore. L’evento è in programma sabato 30 settembre, alle ore 20.30, al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone.

La folla, un capolavoro del realismo che tanta influenza ebbe su registi quali De Sica, Ozu, Billy Wilder e Tati, è del 1928, un periodo di grandi trasformazioni che King Vidor volle raccontare; ben sapendo che il gran pubblico che aveva decretato l’enorme successo del suo film precedente, The Big Parade, probabilmente non l’avrebbe capito in pieno, cosa che puntualmente si verificò. La folla rivoluziona la struttura narrativa tradizionale hollywoodiana sin dalla scelta del protagonista, che è l’uomo comune con il nome più comune, John, nato simbolicamente nel giorno della festa nazionale, il 4 luglio, all’inizio del nuovo secolo, il ‘900. Si passa dall’individualismo romantico dell’eroe all’ordinarietà della vita di un uomo come tanti, che deve saper affrontare le avversità che gli capitano in sorte con spirito tenace e determinato. È l’uomo massa che passa da un mondo rurale a quello metropolitano, la città della folla è New York, e nell’aria ci sono già le avvisaglie della Grande Crisi e della Depressione del 1929.

Anche da un punto di vista formale La folla ha grandi meriti, le tante riprese in esterni, l’utilizzazione di attori poco conosciuti e di non professionisti, l’asciuttezza dello stile, meriti che le valsero la candidatura all’Oscar per la “miglior produzione artistica”; ma per il suo produttore, Louis B. Mayer della MGM, rimase per sempre “quel maledetto film con il gabinetto”. Rivoluzionario fu anche l’irrompere di Buster Keaton nel cinema. A ricordarlo e a rendere omaggio ad un genio della comicità, all’eterno duellante con Charlie Chaplin per lo scettro del più grande, le Giornate propongono, sempre nella serata inaugurale, il cortometraggio The Butcher Boy, l’esordio assoluto di Keaton avvenuto nel 1917, giusto un secolo fa. Un debutto che avvenne più per caso che per scelta, per un invito buttato là dall’amico e collega Roscoe “Fatty” Arbuckle, il re della slapstick comedy, protagonista e regista di The Butcher Boy. Nel film Keaton appare solo per pochi minuti ma bastano per capire la novità che rappresenta e il suo immenso talento.

Cr. P.
29 Settembre 2017

Giornate del muto 2017

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