Go Nagai: Mazinga a Cinecittà

Il mangaka visita Cinecittà prima della presentazione alla Festa del Cinema di Roma di 'Mazinga Z - Infinity'


Arriva il 31 ottobre al cinema con Lucky Red, ma prima costituisce uno degli eventi più attesi della prima tranche di Festa del cinema di Roma, soprattutto dai ragazzi di Alice nella Città con la cui collaborazione è organizzato. Parliamo di Mazinga Z – Infinity, l’atteso ritorno del maxi-robot creato da Go Nagai, in una veste nuova, parzialmente digitale e ancora più devastante che in passato, tanto da chiedersi se, proprio come se si trattasse di un’arma nucleare, non sia il caso di averne paura. E’ un film complesso, in parte filosofico, in parte politico, sicuramente spettacolare. Chi è cresciuto con la saga, ma anche con Goldrake o Jeeg Robot lo amerà sicuramente, e oggi come allora non starà certo a chiedersi perché orde di pericolosi nemici restino fermi a farsi massacrare quando potrebbero attaccare tutti insieme l’eroe e farla finita in un nanosecondo. Né ci si starà troppo a lambiccare sulle fantasiose spiegazioni che riportano in scena il pericoloso Dottor Inferno e i suoi terribili seguaci dopo la sconfitta subita alla fine della serie, che tirano in ballo dimensioni parallele e portali dimensionali.

E’ Mazinger, Dio o Demone, Arma o Scudo, magari un po’ potenziato dal rinnovato amore per i crossover proveniente dal cinema americano – non vogliamo svelarvi troppo, ma immaginate una specie di Avengers in chiave anime – così come qualche concessione all’umorismo in più, che ci ricorda proprio i film Marvel Studios. Proprio quest’anno il grande mangaka festeggia il 50° anniversario della sua carriera. E anche se al film non ha preso propriamente parte – la pellicola è diretta da Junji Shimizu e scritta daa Takahiro Ozawa – è un piacere ritrovarlo nuovamente in Italia dopo l’ospitata al Romics dello scorso anno. Anno in cui, tra l’altro, la sua opera veniva celebrata anche dal rinnovato interesse per Jeeg dovuta al successo del citazionistico film di Gabriele Mainetti.

Prima ancora della Festa, però, il maestro fa visita a Cinecittà, ed è qui – tra i meravigliosi set e i racconti su Fellini e il Teatro 5 – che possiamo incontrarlo per chiedergli qualcosa non solo sul film ma sul suo rapporto proprio con il cinema italiano e con il nostro paese. “Con l’Italia ho un legame forte – dice – Sin da piccolo ho amato l’arte e il cinema italiano, e anche la sua letteratura. Dante Alighieri e la Divina Commedia mi hanno ispirato per Mao Dante e poi per Devilman. Vi sono veramente grato e sono felicissimo che ci sia questo rapporto speciale di cui all’inizio non avevo contezza. Oggi un sacco di gente viene a trovarmi dall’Italia e ne sono fortemente onorato”.

Circa il nuovo film, aggiunge: “E’ una storia nuova. Nella finzione sono passati dieci anni dalla conclusione della serie ma in realtà ne sono passati quaranta. Questo significa un impatto totalmente nuovo anche dal punto di vista tecnologico. Ora si possono raccontare cose che ai tempi non avrei mai potuto, per non parlare del grande impatto visivo. Mazinga rappresenta un grandissimo potere, che può essere usato nel modo giusto o in quello sbagliato. E’ una storia di responsabilità, ed è questo il messaggio principale che ho sempre voluto veicolare attraverso di lui”.

Andrea Guglielmino
28 Ottobre 2017

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