Fendi & il cinema, pellicce a Cinecittà

La mostra "Fendi Studios", che sarà visitabile fino al 25 marzo 2018, ha dato anche il via al lato mondano della Festa del Cinema


Easy Rider: un fondale verde e una spider vintage, naturalmente rosso fuoco, portano il visitatore dentro la mostra Fendi Studios, inaugurata con cocktail dinner dove l’eleganza e l’eccentricità erano la norma al Palazzo della civiltà italiana all’Eur. Sulla spider si poteva anche salire, alla guida e dal lato del passeggero, per farsi scattare una polaroid ricordo. E non è l’unico spazio interattivo dell’esposizione che vuole celebrare il rapporto tra la maison e il cinema. Un matrimonio fatto soprattutto di oggetti di lusso – borse e pellicce, tra cui quelle indossate da Madonna in Evita, da Tilda Swinton in Grand Budapest Hotel, Barbara Carrera in Mai dire mai e Rebecca Romijn in Femme Fatale.

Nel set “A Room with a View”, il pubblico viene proiettato, grazie a un gioco di specchi, all’interno di un edificio newyorchese, come in Blue Jasmine con Cate Blanchett o L’età dell’innocenza con Michelle Pfeiffer. Mentre “Adventures in Tenenbaumland” dà vita a corridoio di specchi dove un fotogramma rimanda al film di Wes Anderson in cui Gwyneth Paltrow indossa l’iconico cappotto vestaglia di visone gold. 

Molti attori della nuova leva e qualche regista italiano – tra cui Daniele Luchetti e Maria Sole Tognazzi – ma anche le star del primo giorno della Festa, Rosamund Pike e Christoph Waltz, hanno preso parte all’inaugurazione in grande stile, accolti dalla biglietteria vintage all’ingresso del Palazzo della Civiltà, monumento della Roma fascista e location di tanto cinema d’autore ora in affitto alla casa di mode fino al 2028. E la sala cinema c’è davvero, una saletta con 64 poltroncine di velluto rosso ciascuna con la sua abat-jour, dove si proietta il corto Making Dreams: Fendi and the Cinema di Antonio Monfreda e Patrick Kinmonth, prodotto da Fendi in collaborazione con Cinecittà Studios, e girato in notturna all’interno dei celebri studios di via Tuscolana, deserti se non fosse per le modelle che indossano le pellicce della maison. Uno scenario onirico ed evocativo tra set newyorchesi e pellicole stipate nei magazzini. Sono firmati Fendi il soprabito indossato da Meryl Streep ne Il diavolo veste Prada come la borsa che Sarah Jessica Parker in Sex and the city cerca di salvare dal rapinatore che la minaccia: “Questa non è una borsa è una Baguette!”. 

“Il cinema è sempre stato importante nella nostra famiglia – spiega Silvia Venturini Fendi, direttore creativo delle linee accessori, uomo e bambino della griffe – e nella nostra azienda. La maison ha un rapporto stretto con Cinecittà. Le sorelle Fendi hanno collaborato a progetti che oggi possono essere considerati rivoluzionari, con costumisti del calibro di Piero Tosi e Milena Canonero. Abbiamo lavorato con i più importanti registi, da Luchino Visconti a Wes Anderson, da Martin Scorsese a Giuseppe Tornatore, e siamo intenzionati a continuare”.

“Così è nata l’idea di riunire questi film in un’unica esposizione – spiega Pietro Beccari, AD di Fendi -. Lo stesso Palazzo della Civiltà Italiana è legato al cinema poiché è stato negli anni teatro di film come Boccaccio ’70, Titus e Zoolander II“. 

La mostra “Fendi Studios”, che sarà visitabile fino al 25 marzo 2018, ha dato anche il via al lato mondano della Festa del Cinema. Un altro party molto atteso è quello di venerdì 3 novembre, ideato da Désirée Colapietro Petrini, quest’anno al fianco di #EVERYCHILDISMYCHILD, collettivo di artisti presieduto da Anna Foglietta. Resa possibile grazie all’impegno di Istituto Luce Cinecittà e di diversi sponsor tecnici, la Charity Dinner si svolgerà sul set di Roma antica a Cinecittà e vedrà la partecipazione di oltre trecento donatori del mondo della cultura, dello sport e dell’impresa con una nutrita rappresentanza di #EVERYCHILDISMYCHILD. La scenografia della serata sarà curata dal premio Oscar Dante Ferretti, la regia affidata a Paolo Genovese e Rolando Ravello.  

Cristiana Paternò
26 Ottobre 2017

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