Sally Potter su Weinstein: capitalismo e squilibrio di potere

La regista britannica porta alla Festa del Cinema The Party, nella sezione ‘Tutti ne parlano’


Avevamo già avuto modo di apprezzare The Party, la nerissima commedia di Sally Potter, durante l’ultima edizione della Berlinale. Tema consolidato della ‘cena che va in rovina’ (stile Carnage, Cena tra amici, Perfetti sconosciuti), ma con forte sottotesto dichiaratamente politico, a partire dal titolo, che può essere tradotto tanto ‘la festa’ quanto ‘Il partito’. Nel cast ci sono tanti grandi attori: Kristin Scott Thomas, Bruno Ganz, Cillian Murphy, Patricia Clarkson, a muoversi nell’angusto bianco e nero creato dalla fotografia di Alexei Rodionov, con il sapore della tradizione della scuola russa.

Visto oggi alla Festa del Cinema di Roma, dove passa nella sezione ‘Tutti ne parlano’, dedicata proprio alle pellicole che si sono distinte negli altri festival, a oltre un anno dalla Brexit, è ancora assai attuale: “l’esito del referendum – racconta la regista – si è verificato a metà delle riprese, il giorno dopo sul set eravamo tutti assai scontenti. Il cast tecnico e artistico e internazionale, il direttore della fotografia è russo, il montatore danese, alle luci c’era un irlandese. Questo è il modo giusto di lavorare, mentre la Brexit risolleva i confini e ci mette tutti in una posizione di difesa e di isolamento. Mentre scrivevo non sapevo cosa sarebbe accaduto ma evidentemente lo percepivo, le cose non capitano mai da un momento all’altro. Credo che la politica sia ovunque, in tutti i rapporti che intratteniamo e in tutto quello che ci circonda. Qui affrontiamo in maniera indiretta temi politici trasposti nella vita di tutti i giorni”.

“Trovo che il bianco e nero possa risultare più colorato del colore – dice poi sulle scelte stilistiche – perché apre spazio all’immaginazione, si entra nell’ombra e nella luce e le si riempie di feeling. Inoltre si riallaccia alle origini del cinema. Lo trovo assai interessante. E’ non è vero che la gente non vede film in bianco e nero, è assai più usato di quello che si pensa”.

Inevitabile la domanda sull’attualità, sui rapporti di potere e sul caso Weinstein. “Sostanzialmente – risponde Potter – è venuto alla luce quello che prima era nascosto. E che esiste non solo a Hollywood tra produttori e attori, e non solo tra uomini e donne. Ogni squilibrio di potere crea problemi. Pare che Weinstein trattasse malissimo anche gli uomini che lavoravano con lui, anche se chiaramente di questo aspetto ora si parla poco. Il bullismo è parte del sistema patriarcale capitalista, che porta a sopraffare qualcuno per permettere a qualcun altro più potente di guadagnarci sopra. Succede anche con sfumature razziali, o classiste, o addirittura per la differenza di età. Ora sono tutti chiaramente molto nervosi, sia gli uomini che le donne si chiedono da ora come dovranno comportarsi in futuro, ma se c’è una cosa positiva di tutta questa storia è che adesso è chiaro alla coscienza pubblica che non va bene umiliare né molestare nessuno”.

The Party
uscirà in sala a gennaio con Academy Two.

A questo link l’articolo da Berlino.

Andrea Guglielmino
27 Ottobre 2017

Roma 2017

Roma 2017

Proietti papà di Alessandro Gassman ne ‘Il premio’

L’attore chiude gli incontri ravvicinati della Festa del Cinema di Roma, regalando risate e nostalgia e una chicca sul futuro: "Sarò il padre di Alessandro Gassman ne Il premio diretto da lui stesso. Lo conosco da quando era bambino e ora mi impressiona ritrovarlo regista, sicuro e determinato"

Roma 2017

I risultati di Alice nella città

40mila presenze agli eventi organizzati a Casa Alice. Un successo per la sezione autonoma e parallela della Festa che ha già rinnovato per un biennio l'accordo con la Fondazione Cinema per Roma

Roma 2017

Lynch e quella volta con Fellini a Cinecittà

Il regista, che ha ricevuto il Premio alla carriera da Paolo Sorrentino, ha incontrato il pubblico della Festa del Cinema, ricordando con particolare affetto l’incontro con Fellini. Lolita di Kubrick, Viale del tramonto di Billy Wilder, 8 ½ sono le tre opere cinematografiche che il regista americano ha usato per raccontarsi ancora più profondamente

Roma 2017

Betta Lodoli, diseducazione sentimentale

Presentato alla Festa di Roma il documentario Ma l’amore c’entra?, dove la regista ha raccolto le testimonianze di tre uomini che hanno picchiato le mogli e che ora sono impegnati in un percorso terapeutico. Un documento di forte attualità che getta luce sulle radici antropologiche del femminicidio


Ultimi aggiornamenti