L’età imperfetta, la fatica della danza (e dell’adolescenza)

L’età imperfetta, opera prima di Ulisse Lendaro, racconta un periodo della vita molto delicato, con tutte le sue fragilità e contraddizioni, attraverso l'amicizia di due ragazze che danzano


La grazia, un concetto proprio della danza classica, ma che dovrebbe interessare l’intera crescita di una bambina, nel passaggio poi all’età adulta, un concetto dichiarato sin da subito nelle parole dell’insegnante di danza (Anna Valle) è al centro del film L’età imperfetta, opera prima presentata ad Alice nella città (Panorama Italia).  

Due poli opposti, Sara (Paola Calliari, ballerina e attrice anche in La felicità è un sistema complesso, Tommaso e il più recente Moglie e marito di Simone Godano) e Camilla (Marina Occhionero, già Monica ne La ragazza nella nebbia): la prima scocciata dalle lezioni di danza, s’abbuffa di ‘macaron’ per poi vomitare, è sfrontata, annoiata e considera “un vantaggio” avere i genitori separati; la seconda è concentrata, studia, è riflessiva, ha una famiglia solida. Le unisce un’istintiva amicizia e una comune selezione per accedere ad un’importante accademia di ballo.  

Come spiega il regista Ulisse Lendaro, alla sua opera prima: “L’età giovanile è sempre stato un tema che mi ha affascinato, con tutte le sue dinamiche. Parlare di donne altrettanto, per dire la mia su questo mondo da cui mi sento molto attratto. Disegnare dei meccanismi al femminile, cercando di renderli il più normali possibile è la cosa più complessa da fare. Cercavo due ragazze che fossero quasi interscambiabili e che solo nelle sfumature avessero le loro peculiarità”.   

Sull’adolescenza e la sua messa in scena hanno detto la loro anche le due protagoniste, giovani donne, ma non più adolescenti. Per Calliari: “Non è stato facilissimo, perché le stesse esperienze adolescenziali possono però essere state vissute differentemente. Aprire le porte del passato non era così agevole”. Per Occhionero: “Educare il corpo alla rigidità della disciplina della danza, quello per me è stato soprattutto complesso. Girare la scena dell’audizione è stato come fare l’audizione sul serio”.   

Ulisse Lendaro racconta il cuore del film: “Abbiamo girato nella palestra di una scuola di provincia, nel Nord Est, per cercare di ritrovare qualcosa di mio nell’atmosfera decentrata. La difficoltà è stata dirigere un’opera prima incentrata sulla danza classica: è una di quelle cose universali che devi trattare con grande attenzione”.   

Nella scena dell’audizione è fondamentale, nel suo ruolo dell’insegnante, Anna Valle, che ha anche co-prodotto il film, oltre ad essere la moglie di Ulisse Lendaro. L’attrice ha raccontato come tutti gli aspetti confluiscano in un unico progetto: “Per il ruolo, anche io mi sono dovuta allenare, non avendo un passato da ballerina classica. Abbiamo fatto ore di esercizi. Tutto nella danza sembra spontaneo ma non lo è. La cosa che amo del mio personaggio è il suo diventare una iena nel momento in cui, fuori dalla serenità della sala prove, viene toccata la sua vita privata, un cambiamento rispetto a qualcosa che non viene raccontato nel film. Il ruolo, che fa da supporto a quello di Camilla, l’ho accettato, riportata al cinema da Ulisse, anche perché è stata un’avventura fatta insieme. Lui è stato molto tenace. Un po’ ho interferito, ma non ho mai diretto ovviamente. Sono stata al posto mio, mi sembrava giusto, è il suo film”. Chiosa Lendaro: “Per me è stato bellissimo, dirigerei sempre Anna”.     

Il film è molto intenso sotto il profilo psicologico, carico di simboli (Camilla, in una delle ultimissime sequenze, dietro le grate di un cancelletto, in penombra, come a dichiarare il suo essere nascosta, poco cristallina, ma anche rinchiusa in una situazione). Non poche le tematiche toccate, forse troppe, e tutte pregne: amicizia, sogno, identità, odio, violazione di sé. Ma il plauso va all’interpretazione delle due attrici, pienamente in parte. 
  
L’età imperfetta, girato nella torrida estate 2016 per il desiderio del regista di restituire anche la pesantezza fisica nelle trame della narrazione, sarà distribuito da Parthénos da giovedì 30 novembre.  

Nicole Bianchi
30 Ottobre 2017

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