Mar del Plata: vince il palestinese Wajib

Tra i tanti riconoscimenti anche il Premio Greenpeace a 'Chaco' di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, coproduzione italiana. Miglior attore protagonista Mohammed Bakri


MAR DEL PLATA – C’è anche un riconoscimento per un film in parte italiano, il Premio Greenpeace all’impegno ecologista e umanista di una nostra coproduzione come Chaco di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, al 32° Festival Internazionale di Mar del Plata. Che si è concluso senza feste e lustrini in una Argentina profondamente addolorata e angosciata per la tragedia del sottomarino ARA San Juan, scomparso da giorni con il suo carico di 44 vite umane (tra cui la prima donna ufficiale di un sommergibile in America Latina). L’Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales (INCAA), tra i principali organizzatori della manifestazione, ha chiesto fin dai primi giorni di condividere la preoccupazione di un intero popolo – che via via ha visto svanire le speranze di salvare l’equipaggio – cancellando party, tappeto rosso e altri momenti ludici. Il pubblico ha continuato comunque ad affollare le tante proiezioni nei diversi cinema della città atlantica, sferzata dal vento freddo della Patagonia. Anche per il meteo non è stata un’annata felice questa 2017 e non solo per l’affondamento dell’ARA San Juan. I cospicui tagli e il ridimensionamento sofferto dal cinema pubblico nazionale – tagli di cui tutti i cineasti argentini con cui siamo venuti a contatto ci hanno parlato con preoccupazione – non hanno giovato alla manifestazione diretta per il primo anno dall’americano Peter Scarlet. In più ci sono state alcune defezioni, tra cui quella della cineasta argentina Lucrecia Martel, trattenuta negli Stati Uniti da un problema di salute, come pure del giurato americano Kenneth Lonergan, sostituito all’ultimo momento dall’attrice Catalina Sandino Moreno. Tra le presenze più applaudite due veterani dello schermo come Claude Lelouch e Vanessa Redgrave, che tra l’altro ha fatto riferimento al restauro di Blow up: “E’ stato il mio secondo film importante, resta per me un grande onore aver lavorato con Michelangelo Antonioni”. L’attrice e ora anche regista britannica ha ricevuto un Premio alla carriera nel corso della cerimonia di chiusura e ha speso parole di solidarietà per l’equipaggio dell’ARA: “Mio zio è morto nell’oceano Pacifico durante la seconda guerra mondiale e per me è un eroe”.

La giuria internazionale, di cui faceva parte anche il produttore italiano Amedeo Pagani, ha assegnato il premio principale, l’Astor d’oro, al bel film palestinese Wajib di Annemarie Jacir, storia del difficile rapporto tra un padre tradizionalista e all’antica, che ha scelto di restare a Nazareth a costo di tanti compromessi e sofferenze, e un figlio insofferente agli israeliani che ha preferito espatriare in Italia dove fa l’architetto e convive con una ragazza senza essere sposato. Interpretato da due attori importanti come Mohammed e Saleh Bakri, padre e figlio anche nella vita, il film ha ottenuto anche il premio per la recitazione. Premiata per la regia un’altra donna, Valeska Grisebach per Western, storia di un gruppo di operai tedeschi che vengono mandati a costruire una strada in Bulgaria. Strane dinamiche, d’amicizia e d’aggressione, si creano tra di loro e con gli abitanti del villaggio, alludendo al genere citato nel titolo che viene reinventato con una certa maestria drammatica. Il danese Thelma di Joachim Trier, storia ai limiti del misterico sulla conquista di un’identità sessuale autonoma da parte di una ragazza cresciuta dentro una famiglia iper religiosa, ha regalato il premio per l’interpretazione alla giovane e vibrante attrice protagonista Eili Harboe.

Ecco di seguito tutti i premi ufficiali del concorso internazionale. 

Astor d’oro al miglior film Wajib di Annemarie Jacir (Palestina, Francia, Germania, Colombia, Norvegia, Qatar, Emirati Arabi Uniti)

Astor d’argento al miglior regista Valeska Grisebach per Western (Germania, Bulgaria, Austria)

Astor d’argento alla migliore sceneggiatura Kim Dae-hwan per The First Lap (Corea del Sud) 

Astor d’argento al miglior attore Mohammad Bakri per Wajib

Astor d’argento alla miglior attrice Eili Harboe per Thelma (Danimarca, Norvegia, Svezia, Francia) 

Premio speciale della giuria Kairiana Nuñez Santaliz per El silencio del viento di Álvaro Aponte-Centeno (Portorico)

Premio del pubblico Primas di Laura Bari (Canada, Argentina)  

Concorso latino-americano

Miglior lungometraggio ex aequo
Baronesa di Juliana Antunes (Brasile) e Cocote di Nelson Carlo de los Santos Arias (Repubblica Domenicana, Argentina, Germania, Qatar)

Menzione speciale La telenovela errante di Raúl Ruiz e Valeria Sarmiento (Cile)

Miglior cortometraggio Duelo di Alejandro Alonso (Cuba)

Menzione speciale El Contramaestre di Alejandro Pérez (Cuba)

Concorso argentino

Miglior lungometraggio El Azote di José Celestino Campusano 

Miglior cortometraggio Y ahora elogiemos las películas di Nicolás Zukerfeld 

Premio CINE.AR 

Miglior cortometraggio argentino Despechada di Jazmín Stuart 

Work in Progress

Miglior progetto Hebreos 13:2 di Fernando Domínguez

I riconoscimenti collaterali sono i seguenti:

L’associazione dei registi di cinema argentini, DAC, premia come miglior regista argentino Juan Manuel Bramuglia e Esteban Tabacznik per Estoy acá.  

L’associazione dei cronisti di cinema argentini assegna una Menzione speciale a El silencio del viento di Álvaro Aponte
Centeno. Premio al Miglior lungometraggio a Wajib di Annemarie Jacir  

L’associazione dei direttori della fotografia argentini, ADF, premia come miglior fotografia del concorso internazionale Thelma di Joachim Trier (dopo Jakob Ihre)

La Società Generale degli Autori argentini, Argentores, premia come miglior sceneggiatura di un film nazionale ex-aequo: Manuel Abramovich per Soldado e Luis Bernardez per Los Corroboradores   

L’associazione argentina di studi sul cinema e l’audiovisivo, ASAECA, consegna il primo premio a “Pagados con la misma moneda. Apuntes para una cartografía de las primeras iniciativas de incursión en el mercado vecino entre Argentina y Brasil en los inicios del sonoro” di Cecilia Nuria Gil Mariño.  

L’associazione dei tecnici del suono argentini, ASA, assegna una menzione speciale a El teatro de la desaparición (suono di lena Esquenazi). Miglior Sonoro a Soldado di Manuel Abramovich (suono di Sofía Straface)

L’associazione argentina dei montatori, EDA, premia come miglior montaggio del concorso internazionale A fábrica de nada (montaggio di José Edgard Feldman, Luisa Homen, Claudia Rita Oliveira)   

La Federazione delle scuole di immagine e suono dell’America Latina, FEISAL, assegna il Premio Feisal al miglior lungometraggio latinoamericano diretto da un regista minore di 35 anni a Cocote di Nelson Carlo de los Santos Arias.  

Il premio del Fondo Nacional de las Artes al miglior cortometraggio argentino va ex aequo a En la sorprendente era de la comunicación di Augusto González Polo e Y ahora elogiemos las películas di Nicolás Zukerfeld.  

La Reunión Especializada de Autoridades Cinematográficas y Audiovisuales del Mercosur, RECAM, assegna il Premio Recam-Mercosur alla miglior pellicola dell’area Mercosur nel concorso latinoamericano a Una mujer fantástica di Sebastián Lelio  

La Società argentina di autori e compositori, Sadaic, assegna il Premio Sadaic alla miglior musica di un film argentino a Emilio Haro e Gabriel Barredo per Un viaje a la luna di Joaquín Cambre.  

La Sociedad Argentina de Editores, SAE, assegna il Premio Sae al miglior montatore argentino a Ernesto Felder (sae), Hernán Rosselli, Agustín Rolandelli e Luis Bernárdez per il lavoro sul film Los Corroboradores   

La Sociedad Argentina de Gestión de Actores Intérpretes, SAGAI, assegna il Premio Patacón alla miglior attrice a Elvira Onetto per Aterrados. Il Premio Patacón al miglior attore argentino va a Jorge Sesán per Al desierto   

Il Sindicato de la Industria Cinematográfica de la Argentina, SICA, assegna il premio al miglior contributo tecnico in un film latinoamericano a La familia di Gustavo Rondon Cordova   

L’Associazione cattolica mondiale per la Comunicazione assegna la menzione del Premio Signis a 5 therapy di Alisa Pavlovskaya. Il Premio SIGNIS al miglior film del concorso internazionale va a Wajib di Annemarie Jacir.    

L’Associazione dei registi di cinema, PCI, premia come miglior opera prima argentina di tutte le sezioni Un viaje a la luna di Joaquín Cambre

Il Premio Fipresci per il miglior film argentino va Soldado di Manuel Abramovich     

Cristiana Paternò
27 Novembre 2017

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