Italia all’Oscar con Guadagnino e Querzola

​L'Italia attende la notte degli Oscar con una certa impazienza. Chiaramente il nome ‘hot’ è quello di Luca Guadagnino, ma in lizza c'è anche Alessandra Querzola, arredatrice di scena per Blade Runner


L’Italia attende la notte degli Oscar con una certa impazienza. Chiaramente il nome ‘hot’ è quello di Luca Guadagnino, candidato con Chiamami col tuo nome, già successo di critica, pubblico e onorificenze varie. Il consiglio accademico dell’Accademia Albertina di Torino, per esempio, ha deliberato da poco il Diploma Honoris Causa in “Progettazione artistica per l’impresa” al regista della pellicola nominata per ben quattro categorie, miglior film, miglior sceneggiatura non originale (James Ivory), miglior attore protagonista Timothée Chalamet e miglior canzone originale (Mistery of Love di Sufjan Stevens).

Invece, il ministero tunisino degli Affari Culturali ha rifiutato di autorizzare la proiezione di Chiamami col tuo nome, annunciato in programmazione al Cinema della capitale ‘Le Colisée’. Lo ha reso noto la stessa sala cinematografica sulla propria pagina Facebook. Secondo i media locali il ministero avrebbe chiesto alla direzione del cinema di non proiettare il film “per evitare problemi” con le tematiche omosessuali, con un precedente perché la stessa sorte era capitata anche a La vie d’Adèle di Kechiche e al documentario Upon the Shadow di Nada Mezni Hafaiedh, vincitore tra l’altro del Tanit di bronzo alle Giornate cinematografiche di Cartagine dello scorso anno.

Guadagnino non ci pensa, e dichiara a ‘Movie Mag’ per il consueto faccia a faccia con Federico Pontiggia che Chiamami col tuo nome porta agli Oscar ‘con orgoglio quegli elementi di italianità che sono sempre stati con me’.

Ma tenere alta la bandiera c’è anche il nome di Alessandra Querzola, arredatrice di scena che ha conquistato una nomination tecnica per gli arredi e le scenografie di Blade Runner 2049. Triestina, vive tra la sua città di origine e Roma. Ha studiato alle Belle Arti di Venezia e ha iniziato come ‘tuttofare’ sul set: dalla sarta alla parrucchiera, per arrivare nell’84 a La chiave di Tinto Brass e alle trasmissioni tv di successo, come Indietro tutta. Al cinema, ha lavorato – tra gli altri – su Il paziente inglese, Gangs of New York, Skyfall e Avengers: Age of Ultron.

Andrea Guglielmino
28 Febbraio 2018

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