Desaparecido nella terra della camorra

Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero, in sala dal 25 aprile, è la storia vera del rapimento, nel 1989, del giovane Paolo Letizia da parte del clan camorrista dei Casalesi


“In questo film mi interessava la possibilità di un racconto diverso sul vivere in terre di camorra. I personaggi non sono né eroi né criminali, hanno la sola colpa di essere nati in queste terre maledette”. A parlare è il regista Bruno Oliviero, già sceneggiatore de L’intrusa di Leonardo di Costanzo e il film è Nato a Casal di Principe, sottotitolo Una storia vera, ambientato nel 1989 nel regno del clan dei Casalesi e in sala il 25 aprile con Europictures.

Liberamente tratto dall’omonimo libro scritto da Paola Zanuttini e Amedeo Letizia, edito da Minimum Fax, Nato a Casal di Principe ha come protagonista il 20enne Amedeo Letizia (Alessio Lapice) che alla fine degli anni ’80 si è trasferito da Casal di Principe a Roma dove muove i primi passi d’attore in una famosa fiction dell’epoca, I ragazzi del muretto. Il rapimento del fratello minore Paolo, di cui si perdono le tracce, costringe Amedeo a tornare nella famiglia benestante e in una realtà dominata dal silenzio e dall’omertà. Di fronte all’inefficacia dei carabinieri, il giovane, scontrandosi con il padre (Massimo Gallo), decide di intraprendere con il cugino Marco (Paolo Marco Caterino) un’indagine parallela che lo porta a intuire che il fratello Paolo, insieme a un amico, sono stati uccisi per uno sgarbo commesso in una zona ‘protetta’ e controllata dal clan dei Casalesi. In quel momento Amedeo progetta così la vendetta, ritenuta come l’unica possibilità per placare il dolore della perdita.

“Aiutato dai miei genitori ho potuto realizzare questo film – spiega il produttore esecutivo Amedeo Letizia, nella vita fratello dello scomparso Paolo – Il libro nasceva dall’esigenza di scrivere questa storia personale, perché non fai pace con il dolore quando non riesci a trovare il corpo del tuo caro. Mio fratello non poteva morire due volte: una per colpa dei camorristi, l’altra perché la gente dimentica”. Il film non racconta né la storia di un eroe che si batte contro l’ingiustizia né le gesta di una banda criminale, ma indaga il punto di vista di coloro che sono costretti a vivere in questi luoghi martoriati dove lo Stato è assente.

“Ho cercato di far emergere un aspetto poetico  nelle persone che subiscono la violenza e la prepotenza della camorra, in queste vittime che provano comunque a rialzarsi, mostrando una forma di resistenza civile”, afferma Oliviero. Donatella Finocchiaro interpreta la madre di Amedeo e della vittima Paolo, “prima di girare a Castelvolturno abbiamo dedicato alcuni giorni alle prove. La mia musa ispiratrice è stata Ernestina, di cui ho voluto restituire la profonda religiosità. Certo il tuo lavoro di attrice diventa più complesso quando hai come riferimento una persona in carne e ossa, un modello con il quale confrontarsi”. L’insolito finale del film è motivato dal regista con il desiderio di far uscire lo spettatore dalla vicenda romanzata e farlo entrare nella storia vera che è più forte e tragica della stessa finzione.

Sono stati necessari ben 25 anni e due inchieste per accertare cosa accadde al 20enne Paolo Letizia. Le prime indagini si conclusero dopo nove mesi dalla scomparsa senza nulla di fatto. Il caso venne riaperto dall’allora PM della Dda di Napoli nel 2013, e fu possibile ricostruire il delitto anche grazie al contributo di diversi pentiti. Il giovane venne sequestrato e torturato in una masseria e poi sepolto lungo il fiume Volturno.Sono stati condannati all’ergastolo, dal Tribunale di Napoli, sia mandanti, sia gli esecutori materiali del delitto.

Il film, prodotto da Cinemusa e Rai Cinema, è stato presentato nella sezione “Cinema nel Giardino” all’ultima Mostra di Venezia e verrà proposto alle scuole di tutta Italia per gli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019. Per info e prenotazioni di matinées nei cinema con biglietto ridotto per i ragazzi: Antonella Montesi 349/7767796 (dalle 15.00 alle 19.00) antonella.montesi@yahoo.it

In concomitanza con l’uscita del film, il sindaco di Casal di Principe, Renato Franco Natale, ha annunciato la futura realizzazione dell’Accademia di recitazione “Paolo e Leonardo Letizia” che avrà sede proprio a Casal di Principe e sarà diretta da Massimo Gallo.

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