Così in terra, la desolazione del dopo sisma

Mescola finzione a drammatica realtà il corto che Pier Lorenzo Pisano presenta a Cinéfondation, Così in terra. Girato nei territori marchigiani colpiti dal sisma del 2016


CANNES –  Nella selezione ufficiale di Cinéfondation il corto di Pier Lorenzo Pisano Così in terra, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia e Rai Cinema. Realizzato nell’ambito del progetto Marche Landscape Cinefund, il film racconta di un piccolo paesino diventato ancora più piccolo dopo il terremoto che ha lasciato in piedi solo poche case, in un’opera che mescola finzione a drammatica realtà. Il film è stato, infatti, girato proprio nei territori marchigiani colpiti dal sisma del 2016, ed interpretato da un cast quasi interamente composto dai terremotati di Acquasanta, fra cui la protagonista femminile Angelarosa Orsini. Nel corto viene mostrata la desolazione che segue il sisma: in giro non c’è nessuno, nessuno da salutare, nessuno con cui lamentarsi del caldo, e il terremoto sembra non aver lasciato nemmeno il rumore dei respiri. In un paese lacerato, il film racconta la storia di poche anime che cercano di ricucire la ferita e di ritornare alla normalità, sotto la guida del nuovo parroco, Don Mauro, appena giunto nel paese e interpretato da Roberto Citran, unico attore professionista del cast.  “Citran era perfetto per questa storia in cui ho cercato di restituire la verità sui luoghi raccontati – precisa il regista –  La sua prospettiva doveva essere per forza quello di un esterno, qualcuno che viene da lontano e getta uno sguardo straniero su quel territorio, esprimendo così anche il mio punto di vista su quei luoghi a cui mi sono avvicinato e che ho cercato di capire”. 

Girato nell’estate del 2017, il corto era inizialmente ispirato al racconto Casa d’altri di Silvio D’Arzo, ma se ne è poi man mano allontanato perché, come rivela il regista che ha fatto molti sopralluoghi in un lungo lavoro di avvicinamento al territorio che gli ha consentito di entrare in contatto con gli abitanti, “la storia finale è nata dal contatto diretto con i luoghi e i racconti delle persone che li abitano, in un rapporto dialettico con il territorio molto bello e profondo. Anche alcune delle cose dette nel film provengono dalle esperienze di vita vissuta da quelle persona, che hanno sempre mostrato grande entusiasmo e generosità verso il progetto”. 
Così in terra è distribuito dalla Prem1ere Film, società specializzata nella distribuzione festivaliera di film, cortometraggi e serie tv, che mette a disposizione anche una piattaforma digitale, la Premiere Film Platform, con diversi servizi di distribuzione e promozione.

Tra i corti presentati in Cinéfondation anche il lavoro in stop motion Inanimate, una produzione britannica realizzata dall’italiana Lucia Bulgheroni che racconta la storia di una ragazza convinta di avere una vita normale, finché un giorno attorno a lei crolla, letteralmente, tutto.

Carmen Diotaiuti
12 Maggio 2018

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