Il David si rinnova. E punta sui giovani talenti

Ci sarà anche Chris Overton, Premio Oscar per il miglior cortometraggio con The Silent Child, tra gli ospiti delle Notti d’oro, la rassegna dei 34 cortometraggi premiati nel 2018 dalle Accademie internazionali, gli Oscar appunto, ma anche i Bafta, i César, i Goya, i Lola e naturalmente il nostro David di Donatello. Anzi, la presidente e direttore artistico dell’Accademia Piera Detassis ci tiene a partire proprio da qui per il rinnovamento che intende imprimere allo storico premio. Il mini-festival di corti non è una novità assoluta, anzi è alla quarta edizione, ma quest’anno c’è un’attenzione tutta speciale attorno all’appuntamento previsto a Roma dal 5 all’8 giugno con visita agli studios di Cinecittà e al Centro Sperimentale per i “cortometristi”, tra cui 11 donne. I film si vedranno anche a Milano (7-10 giugno) e Napoli (5-8 giugno), per poi andare all’estero, Atene e Parigi in testa.

‘Il David di Donatello – spiega Piera Detassis – non può essere solo un premio, la sua mission è lavorare per il cinema italiano tutto l’anno, con uno sguardo alle nuove produzioni”. Ecco quindi l’idea di puntare sui giovani cineasti. “E’ il meglio del cinema del mondo che a Roma avrà il suo cuore nella Casa del cinema. I registi visiteranno Cinecittà, incontreranno gli studenti di cinema del CSC, avranno modo di parlare con le istituzioni al Mibact per capire come produrre cinema in Italia”.

La presidente mostra ai giornalisti una valigetta piccola ma pesante che contiene un gran pezzo di storia del cinema italiano, due David di Donatello, statuette impreziosite dall’oro e dalla malachite verde smeraldo che hanno reso felici attori e registi per oltre sessant’anni, dal 1956, quando il David venne consegnato per la prima volta: ultima in ordine di tempo una Claudia Gerini che va a spasso con il suo Donatello stretto sotto il braccio e viene “paparazzata” così.

Le Notti d’oro partono il 5 giugno con la serata dei David Young Talents, 30 giovani cineasti premiati, tra cui due italiani: Mario Piredda con A casa mia (David 2017) e Alessandro Grande con Bismillah (David 2018). A presentare la serata, accanto a Piera Detassis anche il critico Raffaele Meale. E tra gli ospiti, oltre a Overton, che campeggia anche su una copertina di Variety, anche Colin O’Toole, premiato con il BAFTA per Cowboy Dave; Alice Vial, César per Les Bigorneaux; Rodrigo Sorogoyen, vincitore del Goya per Madre. 

“Per i premi – racconta ancora Detassis ai cronisti – mi sono data il compito di valorizzare meglio le categorie. Così ad esempio mi piacerebbe qualcosa come i David Digital Experience, tra suono ed effetti speciali. Forse mi bocceranno il nome perché non è italiano”, aggiunge scherzando. ”Per il prossimo anno, sempre se ci sarò ancora, visto il generale clima di incertezza – prosegue – mi piacerebbe creare un luogo fisico, come un’accademia, un ostello, dove mettere insieme anche fisicamente i giovani talenti per un’esperienza ancora più formativa in cui coinvolgere anche gli studenti di cinema”.

Per partecipare alle proiezioni dei corti l’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti e il programma completo è consultabile sul sito http://www.lenottidoro.daviddidonatello.it/