Luca Bergamo: “Lo storytelling urbano deve partire dall’integrazione”

​​Parlano di narrazione urbana i Cinedays 2018, la conferenza internazionale delle Città Creative di cui Roma, dal 2015, fa parte come città creativa Unesco per il cinema


Parlano di narrazione urbana i Cinedays 2018, la conferenza internazionale delle Città Creative di cui Roma, dal 2015, fa parte come città creativa Unesco per il cinema. Focus di quest’anno è lo storytelling urbano, che indaga su come l’identità culturale delle città produca senso attraverso una narrazione che diffonde e realizza i valori condivisi dalla rete UNESCO. Proprio di valori e di rete tra le città parla il vicesindaco di Roma Capitale, Luca Bergamo, cha ha aperto i lavori sottolineando come oggi UNESCO e altri organismi del multilateralismo vengano messi in discussione da un fenomeno, di cui si vede traccia in tutto il mondo, frutto della paura del futuro. Un timore generato dal fallimento del modello di sviluppo economico che prometteva grandi capacità di acquisto per tutti, e dalla mancanza di un’alternativa a quel modello: “Stanno emergendo nel mondo risposte legate alla chiusura e alla paura, che si manifestano in vari. Mi colpisce l’incapacità dello Stato nazione di porsi di fronte a questa realtà, e al contempo la maggiore capacità che hanno i governi delle città obbligati a fare i conti più direttamente con i fatti. Non si può non pensare che i flussi migratori, frutto di un’avvenuta trasformazione, continueranno anche in futuro e, anzi, aumenteranno per effetto del cambiamento climatico. Di fronte all’impero della paura l’unica soluzione è la costruzione di modelli sostenibili a livello di struttura urbana, le città devono collaborare tra loro ed essere un canale strutturato di scambio, un’urgenza di cui mi sembra ci sia ancora poca consapevolezza. Lo storytelling delle città ha oggi al suo interno anche questa questione”. 

A parlare, poi, di come il cinema racconta la dimensione urbana Luciano Sovena, Presidente della Roma Lazio Film Commission, che sottolinea la possibilità di mostrare anche una Roma diversa e più moderna, come quella che si vede nell’ultimo 007, fatto di paesaggi inusuali e poco conosciuti anche agli stessi romani, o la Roma delle periferie industriali di Dogman

Il direttore dell’Archivio Storico Luce Cinecittà̀, Enrico Bufalini, è intervenuto per raccontare la stretta connessione che da sempre lega la dimensione urbana di Roma agli Studi sulla Tuscolana. “Quando Cinecittà fu fondata il quartiere ancora non esisteva, si sviluppò poi proprio intorno alle attività degli Studi, creati in aperta campagna e ispirati al modello hollywoodiano. Oggi a Cinecittà sono stati prodotti oltre 3mila film, 80 dei quali hanno avuto una nomination agli Oscar e 47 l’hanno vinto”. Sottolinea, poi, come Cinecittà oggi non sia solo custode di un importante patrimonio storico, ma anche industria culturale che guarda al futuro, che è attenta alla formazione e alle nuove forme di linguaggio come i videogiochi. Un’industria che sa fare sistema e costituisce un punto fondamentale per lo sviluppo della creatività e della città: “Oggi all’interno di Cinecittà è possibile trovare una serie di servizi che ne costituiscono l’unicum, che sono collegati al sistema Roma e al sistema Lazio per offrire i vantaggi di una regione altamente ricettiva e piena di location di grande interesse. Il tutto si completa con l’azione del governo centrale, il tax credit, e grazie a questo sistema combinato abbiamo ospitato a Cinecittà quest’anno produzioni importanti come le serie tv Il nome della rosa di Giacomo Battiato e Catch 22 di George Clooney”.

Lanciato da Rome City of Film all’interno dei Cinemadays anche il contest internazionale di cortometraggi “La città ideale”, rivolto ad autori e a scuole di cinema, che vuole accompagnare la preparazione del prossimo meeting annuale UNESCO, che si terrà per la prima volta in Italia, a Fabriano – City of Crafts & Folk Art, dal 10 al 16 giugno. I corti di fiction o documentari, della durata massima trenta minuti, dovranno concentrarsi sull’idea di città contemporanea ideale, narrata attraverso un tema a scelta tra città sostenibile, cosmopolita, ubiqua e molteplice, dei cittadini, della conoscenza, città palcoscenico, città che crea, città che intraprende. Le sei opere migliori, selezionate da una commissione di esperti che decreterà anche le due da premiare (una per genere), saranno proiettate nel padiglione Film a Fabriano, mentre le due vincitrici saranno presentate ai delegati del network UNESCO delle Città Creative alla presenza dei registi e degli interpreti.

I Cinedays 2018 sono organizzati da Fondazione Cinema per Roma con il sostegno di Istituto Luce Cinecittà, CSC, Roma Lazio Film Commission, Rai Cinema, Casa del Cinema.

Carmen Diotaiuti
23 Ottobre 2018

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