Amici per truffa, ma vicini al Piccolo America

Esce il 4 luglio con 01 in 250 copie, con anteprima il 25 giugno al Sardinia Film Festival, il film commedia di Antonello Grimaldi Restiamo Amici, con Alessandro Roja, Michele Riondino e Libero De Rie


Esce il 4 luglio con 01 in 250 copie, con anteprima il 25 giugno al Sardinia Film Festival, il film commedia di Antonello Grimaldi Restiamo Amici, con Alessandro Roja, Michele Riondino e Libero De Rienzo nel ruolo di tre amici storici che si trovano invischiati in una serie di vicende truffaldine ai limiti dell’assurdo nella bellissima cornice geografica del Trentino. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Bruno Burbi pubblicato da Newton Compton. Nel cast anche Violante Placido, Libero De Rienzo, Sveva Alviti, con la partecipazione di Lidia Vitale e Ivano Marescotti e con Desirée Popper.

Alessandro (Riondino), pediatra di quarant’anni, vive con il figlio adolescente Giacomo. Da quando ha perso la moglie conduce una vita monotona e ritirata. Un giorno riceve una telefonata dal Brasile: è Luigi, l’amico di sempre (Roja) che gli chiede di raggiungerlo immediatamente. Alessandro parte subito, ma giunto a destinazione scopre che l’allarme lanciato è una menzogna e che in realtà Luigi ha architettato uno stratagemma per impossessarsi di 3 milioni di euro. Il padre gli ha appena lasciato una grossa eredità vincolata, destinata a un nipote. Luigi però non ha figli. Con il regista e Roja parliamo dei personaggi e del film, ma prima di tutto, dato che l’attore indossa una maglietta a sostegno del Cinema America, dei recenti episodi di violenza che hanno coinvolto l’associazione: “E’ una cosa che travalica la politica – dice l’attore – bisogna correre ai ripari premendo soprattutto sui genitori di questi ragazzi e sulle istituzioni, e non deve diventare un botta e risposta destra-sinistra. Ho due figli e sono preoccupato: non voglio trovarmi domani nella condizione di doverli andare a prendere per strada con il naso rotto perché indossavano una maglietta che non piaceva a qualcun altro.

D’altro canto io sono del Rione Trastevere e il cinema America offre un servizio che piace a tutti, la piazza è sempre piena quindi la questione è generazionale e sociale, più che prettamente politica”. “Il modello del film, con tutte le dovute proporzioni – dice Grimaldi – è Ocean’s Eleven, con una banda più ristretta ma il senso forte dell’avventura. Tutti sanno già che la truffa finirà male, ma la mettono su lo stesso per la voglia di stare insieme e rimanere amici, come quando si vanno a rubare le mele e le arance al mercato da bambini”. “Gigi è un truffatore seriale – dice Roja del suo personaggio – un cialtrone di nobili origini, uno spigliato cronico che surfa sulle onde della vita e non ha paura di niente perché pensa che in qualche modo se la caverà sempre. C’è un rapporto di amicizia vera tra i personaggi che risponde alle dinamiche della vita reale. Puoi anche non vederti per anni ma quando ci si ritrova resta l’imprinting, ci si fanno scherzi e ci si prende a schiaffi come da bambini. E’ un po’ il modello del conte Mascetti, così come il film risponde ai dettami di una commedia più ‘cattiva’ della media”.

“Sempre facendo le dovute proporzioni – aggiunge Grimaldi – mi piace pensare ai tre personaggi del film come ai corrispettivi di tre grandi attori italiani: Alessandro sarebbe stato Vittorio Gassman, Michele Nino Manfredi e Leo un Ugo Tognazzi. Per fortuna ho avuto tre attori a disposizione che reggono benissimo i ruoli. E’ certamente una trama tipicamente maschile, basata sull’amicizia virile, eppure le donne sono importanti perché rappresentano il ‘punto di svolta’ di ciascuno”. Infine, sulle suggestive location (e in particolare una bellissima e romantica scena in funivia): “C’è da sottolineare – specifica Grimaldi, presidente uscente della FC Sardegna – il ruolo fondamentale delle Film Commission che hanno spinto le produzioni a uscire dalle grandi città e in particolar modo da Roma, che tendeva a monopolizzare tutto per ovvi motivi di comodità. Ad ogni modo, proprio in quanto sardo, mi affascinava la location montana, l’ho pensata fin dalle prime fasi di scrittura. La funivia è stata una sorpresa, non sapevo ce ne fosse una a Trento ma quando ci hanno portato lì davanti… come potevo non usarla?”

La colonna sonora è di Pivio & De Scalzi.

A questo link la notizia su Jeremy Irons e il Piccolo America.

Trailer: 

Andrea Guglielmino
20 Giugno 2019

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