Crowdfunding e tariffe agevolate in sala, così cambia il cinema

Guarda alle tecniche di coproduzioni on line e alle strategie di gestione dell'esercizio ispirato allo Yield Management la quinta edizione del World Forum on Strategy and Finance Cinema


Spulciate internet alla ricerca di biglietti aerei a prezzi stracciati e conoscete tutte le tariffe dei gestori telefonici? Allora sarete felici di sapere che studiosi di marketing sono al lavoro per applicare le regole della gestione ricavi, questo tecnicamente il nome delle tariffe differenziate, alle sale cinematografiche. Andare a vedere un film insomma potrebbe diventare presto un’altra occasione per monitorare la rete e provare a comprare un ingresso con un prezzo per voi più conveniente. E’ questa l’ultima pensata dello Yield Management, conosciuto anche come Revenue Management, ovvero la tariffazione in tempo reale. Il funzionamento, stando a quanto emerso dal quinto World Forum on Strategy and Finance Cinema, ospitato oggi all’interno di The Business Street, è molto semplice: non più un unico prezzo per l’entrata in una certa sala cinematografica per un determinato film, ma una serie di tariffe diversificate in base a orario, posto, capacità di acquisto del cliente. A parlarne durante l’incontro Thomas Isnard della 4Bridge che ha spiegato come differenziare l’offerta a seconda dei target e dei momenti della stagione cinematografica possa significare, per le sale, massimizzare i conseguenti ricavi, proprio come già accade per alberghi e compagnie aeree.

 

Di uno specifico tipo di Crowd Funding si è parlato invece con Barbara Tonelli tra i 15 impiegati di Touscoprod, piattaforma con base a Parigi che permette agli internauti di finanziare il progetto di un film partendo da un contributo minimo di 10 euro. Lanciato poco più di un anno e mezzo fa, Touscoprod (letteralmente dal francese ‘tutti coproduttori’) ha già aiutato la realizzazione di 16 pellicole per un ammontare complessivo di oltre 500mila euro. In cambio del loro contributo, gli utenti sovvenzionatori ottengono dal sito una serie di servizi, variabili a seconda della cifra versata. Tra le possibilità: biglietti per anteprime, visite sul set, dvd delle pellicole, il tutto concordato dal sito con distributore e altri produttori. Attirando un discreto numero di utenti, il sito ha così la possibilità di creare una community che supporta il film non solo in quanto suo coproduttore, ma anche perché condivide al suo interno la curiosità e l’attesa di vederlo. Nel caso in cui, poi, il film non raggiunga il budget prefissato, l’utente internet riceve indietro tutto il suo denaro direttamente da Touscoprod. Attenzione però non tutti i progetti potenzialmente cinematografici finiscono sul sito: nel catalogo on line arrivano solo quei film che il team del sito ha selezionato in base a sceneggiatura, budget e cast. E i risultati per ora sono incoraggianti visto che da pochissimo Touscoprod ha potuto aprire un suo ufficio anche in Canada dove presto partirà un suo spin-off.

 

Sempre su Internet si trova anche Univercinè, l’altra piattaforma di cui si è parlato al forum che però si occupa di Video on Demand. Illustrata da Jean Luc Ormieres, Univercinè punta ad essere un think tank per tutto il cinema d’autore europeo. Realizzata grazie all’apporto di moltissimi azionisti, la piattaforma conta oggi oltre 1500 titoli on line, il 40% dei quali è prodotto in Francia, di cui almeno 800 disponibili per il VoD. Tra questi ben 30 film passati alla scorsa edizione del Festival di Cannes che al loro interno si sono aggiudicati 6 dei premi più importanti. Univercinè rappresenta una nicchia di mercato, visto il tipo di prodotto d’autore che propone, eppure i feedback sono positivi e grazie anche al team di giornalisti assunti, che si occupano di creare contenuti originali ad hoc per il sito come interviste, ritratti di registi e dossier, l’attenzione degli utenti è sempre maggiore e sempre più curiosa nei confronti di quei film di piccole cinematografie che difficilmente riuscirebbero a vedere in sala. Finora il progetto che ha 4 anni di vita è stato sostenuto molto dai mezzi di comunicazione francesi e dalle istituzioni e sta creando una serie di siti gemelli in Belgio, Irlanda e Svizzera, e punta, entro il 2011, a totalizzare 1 milione di downloading. Tutti, rigorosamente, legali.

Valentina Neri
30 Ottobre 2010

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