TFF 2019 dal 22 al 30 novembre

Conferenza stampa di chiusura rapida nel corso della quale il presidente del Museo nazionale del cinema Sergio Toffetti comunica che c'è stato un risparmio del 2 per cento sul budget di quest’anno


TORINO. Conferenza stampa di chiusura rapida nel corso della quale vengono comunicate le date 2019, dal 22 al 30 novembre, la conferma del budget e del direttore Emanuela Martini al suo ultimo anno. Il presidente del Museo nazionale del cinema Sergio Toffetti è soddisfatto di come è andata la 36ma edizione del TFF, in particolare per quel 2 per cento risparmiato sul budget di quest’anno che è di circa 1 milione e 900mila, le cifre precise verranno date la prossima settimana, conti alla mano. “Che ne faremo di questo 2 per cento ottenuto grazie alle gare fatte per i servizi? Parteciperemo all’asta per l’acquisto del vestito che Sophia Loren indossa nel film di Scola Una giornata particolare” dice Toffetti.

E accanto a sé e a Emanuela Martini, il presidente chiama oltre a Bruna Ponti, segretaria generale del TFF, Savina Neirotti direttore esecutivo di TorinoFilmLab e Paolo Manera direttore della Film Commission Torino Piemonte. A conferma che il festival “ è stata una vetrina per le attività legate al cinema che si fanno a Torino”, spiega Toffetti. La collaborazione tra il TFF e le due istituzioni è stata quest’anno più stretta. TorinoFilmLab, alla sua 11ma edizione, ha presentato 30 progetti in sviluppo, con 340 ospiti e 1500 appuntamenti di sceneggiatori e registi con produttori. 5 inoltre i titoli in programma nella sezione dedicata al TorinoFilmLab del festival, di cui 3 coprodotti da Rai Cinema, e 20 sono i suoi film la cui uscita è prevista nel 2019.

Film Commission Torino Piemonte ha promosso i Production Days che hanno sviluppato iniziative industry mettendo in relazione i produttori piemontesi con i loro omologhi nazionali e internazionali. La Film Commission è stata inoltre presente nel programma del festival con i due film di finzione Drive me Home e Il mangiatore di pietre e con gli 8 corti di Torino Factory realizzati dalle 8 troupe di giovani videomaker che hanno lavorato sotto la guida di professionisti esperti.

Nel corso della conferenza stampa di chiusura sono stati infine annunciati i premi collaterali. Rossz Vversek / Bad Poems di Gábor Reisz (Ungheria) ha ottenuto due riconoscimenti: il Premio Scuola Holden – Storytelling & Performing Arts assegnato alla miglior sceneggiatura Torino 36 (secondo classificato Den skyldige / The Guilty di Gustav Möller, Danimarca, 2018); e il Premio Avanti per la Distribuzione delle opere prime premiate nella rete dei cineforum e cineclub al film. Il Premio Achille Valdata va a Den skyldige / The Guilty di Gustav Möller (Danimarca), a cui va anche una menzione speciale del Premio Gli occhiali di Gandhi. Dove bisogna stare di Daniele Gaglianone (Italia) ha vinto il Premio Gli occhiali di Gandhi. Il Premio Interfedi – promosso dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino – è andato a Nos batailles di Guillaume Senez (Belgio/Francia).

Stefano Stefanutto Rosa
01 Dicembre 2018

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