Concorso Pesaro: vince la rumena Alexandra Gulea

Concorso Pesaro: vince la rumena Alexandra Gulea con 'Matei Child Miner'


PESARO. Matei Child Miner di Alexandra Gulea (Romania/Germania/Francia, 2013) è il film vincitore del Concorso Pesaro Nuovo Cinema Premio Lino Miccichè e ha per protagonista il piccolo Matei che vive col nonno e vuole scappare di casa, mentre i genitori lavorano in Italia.
Una Menzione speciale va a La chupilca del diablo di Ignacio Rodriguez (Cile, 2012) nel quale un uomo, giunto alla fine dei suoi giorni, tenta di riconciliarsi con la famiglia dopo una vita passata in solitudine, cercando al tempo stesso di salvare la sua piccola distilleria di liquori.
Il Concorso Pesaro Nuovo Cinema–Premio Lino Miccichè si è contraddistinto quest’anno per una forte componente femminile – quattro donne registe e molti ritratti di donna – e una età media degli autori molto bassa, a partire dal ventiquattrenne Ignacio Rodriguez.

Matei Child Miner di Alexandra Gulea vince anche il Premio “Pesaro Cinema Giovane”, mentre una Menzione Speciale viene assegnata a Kayan della regista iraniana Maryam Najafi, potente ritratto femminile, incentrato su una donna proprietaria di un ristorante dove si riunisce la comunità libanese di Vancouver.

Il premio “Cinema e diritti umani” di Amnesty International è stato conferito a Nostalgia de la luz, del regista cileno Patricio Guzmán. In Cile, tremila metri sopra il livello del mare, gli astronomi di tutto il mondo si riuniscono nel deserto di Atacama per osservare le stelle. La trasparenza del cielo è tale che permette di cercare fino ai confini dell’universo. Tuttavia quello è un luogo dove il terreno asciutto conserva resti umani: mummie, esploratori e minatori. Ma anche le ossa dei prigionieri politici della dittatura. Mentre gli astronomi esaminano le galassie più lontane in cerca di una vita extraterrestre, ai piedi dell’Osservatorio, un gruppo di donne muove il terreno in cerca dei parenti  scomparsi.

ssr
29 Giugno 2013

Pesaro 2013

Pesaro 2013

Morandini sceneggiatore: il mio esordio a 89 anni

“La scheda per il dizionario dei film della Zanichelli sarà scritta da mia figlia ed io la visionerò. Quanto alle stellette sono incerto tra 3 e 4”. Così l’anziano critico cinematografico sul film al quale ha collaborato, Non lo so ancora, esordio di Fabiana Sargentini, in Concorso al PesaroFilmFest. In scena l’incontro casuale tra un anziano vedovo, Giulio Brogi, e una quarantenne, Donatella Finocchiaro, entrambi in attesa di un responso medico importante. “Il film, parzialmente autobiografico, non ha ancora una distribuzione da noi, forse perché è poco italiano, magari uscirà in Francia - dice Morandini - Non è una commedia, né un dramma, è un mix. E neppure è un film d’amore”

Pesaro 2013

In mostra il cinema indipendente dei fotografi di scena

Fino al 10 luglio alla Galleria Franca Mancini le immagini di CliCiak ripercorrono gli ultimi 12 anni tra ricerca e regionalismo

Pesaro 2013

La maledizione dell’artista cileno, rimosso in patria

Come è accaduto per la musicista e cantautrice Violeta Parra, e per la scrittrice Gabriela Mistral, Premio Nobel, i registi cileni dell’ultimo decennio, con le loro opere low budget, si sono fatti conoscere e apprezzare prima all’estero, ottenendo riconoscimenti importanti. Del resto il cinema non ha un posto nell’agenda dei candidati alle prossime elezioni presidenziali, compresa la socialista Michelle Bachelet. E’ quanto emerge dalla tavola rotonda promossa dal PesaroFilmFest

Pesaro 2013

Stefano Tummolini: week-end noir di giovani bene

Esce il 10 luglio con Istituto Luce Cinecittà L’estate sta finendo, presentato al 49mo PesaroFilmFest. “Volevo realizzare un film di genere, ma non troppo. Inizia come una commedia con protagonista un gruppo di giovani, per poi prendere una direzione noir”, spiega il regista. Un allegro e spensierato fine settimana al mare è guastato da un improvviso incidente che rivela il ritratto di una generazione chiusa in se stessa, pronta alla menzogna e all’indifferenza. "Incapace di un'assunzione di responsabilità in un’epoca in cui la felicità sembra coincidere con l’immediata soddisfazione dei desideri”, dice l'autore


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