Polemiche su premio ai No Tav di Gaglianone
Suscita polemiche il Premio
Gandhi, al Torino Film Festival, assegnato al docu-film Qui di
Daniele Gaglianone sulla lotta dei No Tav in Valle di Susa.
"Solo in questa città possono capitare cose come questa,
peraltro a spese dei contribuenti. Davvero penoso", scrive su
Facebook il senatore Pd Stefano Esposito. Il vicepresidente
della commissione Trasporti fa notare che il premio è stato
assegnato dal Centro Studi Sereno Regis, "notoriamente
schierato con i No Tav". "Chi l'avrebbe mai detto -commenta
ironico Esposito - che a vincere il premio fosse quindi il film
dedicato alla lotta No Tav".
Della stessa opinione l'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, attuale responsabile nazionale Trasporti e Logistica di Forza Italia. "Non entro nel merito della qualità artistica del film - dice - anche se la visione 'santificatoria' della protesta No Tav è smentita dai magistrati torinesi. Dico solo che Gandhi si rivolterà nella tomba. La cultura al caviale torinese - conclude - conferma la sua posizione antistorica e disconosce la grande importanza delle linee ferroviarie per lo sviluppo economico del Paese".
Della stessa opinione l'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, attuale responsabile nazionale Trasporti e Logistica di Forza Italia. "Non entro nel merito della qualità artistica del film - dice - anche se la visione 'santificatoria' della protesta No Tav è smentita dai magistrati torinesi. Dico solo che Gandhi si rivolterà nella tomba. La cultura al caviale torinese - conclude - conferma la sua posizione antistorica e disconosce la grande importanza delle linee ferroviarie per lo sviluppo economico del Paese".