Eros


ErosA presentare il trittico Eros ci sono Michelangelo Antonioni (Il filo pericoloso delle cose) e Steven Soderbergh (Equilibrium), manca Wong Kar Wai. Assenza giustificata, spiega Chang Chen, protagonista dell’episodio La mano che apre il film, il regista è infatti in Thailandia per l’edizione finale di un suo film. Eros è un progetto che ha avuto una lunga gestazione di 3 anni e coinvolto i produttori Jacky Pang Yee Wah, Gregory Jacobs e Domenico Procacci. E soprattutto mette a confronto diverse generazioni di registi che senza sapere l’uno del lavoro dell’altro, hanno raccontato l’eros chi al passato, Wong Kar Wai con toni melodrammatici e Soderbergh con ironia, e chi al presente, Antonioni con poesia.
A un certo punto i registi si sono chiesti se i 3 mediometraggi potessero essere raccordati con un’aggiunta narrativa, rivela Soderbergh, ma le storie erano così diverse che unirle in quel modo sarebbe stato pretestuoso.
A fare da raccordo tra gli episodi sono allora i raffinati e coloratissimi disegni di Lorenzo Mattotti, e la canzone originale di Caetano Veloso. “Il musicista brasiliano ci aveva mandato il cd di questa canzone chiedendo se poteva usare il nome di Michelangelo per il titolo e alla fine è diventato colonna sonora di Eros“, spiega Enrica Antonioni.
Le storie in breve: per Wong Kar Wai l’amore fedele di un giovane sarto per un’affascinante prostituta; per Soderbergh il sogno ricorrente di un pubblicitario raccontato, durante la prima seduta di analisi a uno psicoanalista sempre più distratto da un donna vista dalla finestra dello studio; per Antonioni una coppia in crisi e l’improvvisa passione dell’uomo all’incontro con una giovane e disponibile donna.
Enrica Antonioni ricorda come sia stato indispensabile per la sceneggiatura il contributo di Tonino Guerra e lui minimizza: “I miei contributi sono stati al telefono, ma l’autore del film è Michelangelo che con il suo film ci dice che dobbiamo guardare la natura con maggiore devozione e tenerezza, mentre l’uomo la distrugge. Ed è in questa natura che il nudo viene collocato con grazia”.
Per Soderbergh i sogni sono erotici perché non è possibile controllarli. “Così ho lavorato sull’idea di un uomo che non capisce la profondità del sentimento che ha verso la moglie e ha un sogno ricorrente in cui lei appare senza che la riconosca”. L’episodio è collocato negli anni ’50, l’epoca dei suoi genitori, “perché ogni generazione pensa di aver reinventato la sua forma di erotismo”.
Le due interpreti del film di Antonioni, Regina Nemni e Luisa Ranieri concordano sul fatto che la fiducia e il gusto, che il Maestro ha loro comunicato, le ha aiutate a lasciarsi andare e spogliarsi è stato più semplice e naturale. Christopher Buchholz rivela invece come il film all’inizio dovesse essere spinto, con scene forti delle quali ha discusso con Antonioni.
L’attrice Ele Keats racconta che Soderbegh aveva già previsto tutto prima della lavorazione e ha reso tutto più facile: “Nelle scene in cui ero nuda, ero a mio agio, come se fossi sola in casa”.
Chang Chen sorride a chi gli chiede quale idea ha dell’erotismo e risponde che non ha un’esperienza sufficiente e comunque prima di questo film ne aveva un’idea un po’ semplicistica, ora invece più variegata.

Stefano Stefanutto Rosa
10 Settembre 2004

Articoli

Una delle illustrazioni del progetto
Articoli

Argento Reloaded by Luca Musk

L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia

Articoli

The Arch., quando gli architetti diventano oracoli

Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre

Articoli

Buon 2018 ai lettori di CinecittàNews

La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.

Articoli

Cattivissimo 3 sfiora i 15 milioni

E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk


Ultimi aggiornamenti