Bif&st: 2016 con Mastroianni e gli attori

La 6/a edizione si è chiusa con 73mila spettatori e con il premio ad Anime nere


BARI 73mila spettatori. Ovvero 2.500 in più rispetto allo scorso anno. “Il che, per una città di 320mila abitanti come Bari, è un risultato straordinario, soprattutto se consideriamo le proiezioni affollatissime delle retrospettive dedicate a Fritz Lang e Francesco Rosi”. La conferenza stampa di bilancio del Bif&st numero 6, guidato come sempre da Felice Laudadio, è la cronaca di un trionfo, ma anche un molto simbolico “passaggio di consegne” all’amministrazione locale futura, a cui il direttore artistico e il presidente Ettore Scola chiedono in coro di confermare la fiducia in un progetto culturale che richiama un pubblico numerosissimo e giovane.

Con il governatore Nichi Vendola in scadenza di mandato, resta un margine di incertezza per il futuro, che Laudadio cerca di scongiurare annunciando già non solo le date – dal 2 al 9 aprile 2016 – ma persino il programma del settimo Bif&st, che sarà dedicato a Marcello Mastroianni nel 20° anniversario della sua scomparsa, con una retrospettiva in 50 titoli. “Nel 2016 saranno 8 grandi attori e attrici i protagonisti delle Lezioni di cinema che, seguitissime, quest’anno sono state tenute da 8 grandi registi. Si tratterà di interpreti di grande talento e notorietà, provenienti da diversi Paesi, e di cui uno solo sarà italiano, a cui verrà conferito il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence”. Anche le giurie saranno composte di attori e attrici, e persino i laboratori saranno focalizzati sulla recitazione e saranno organizzati in collaborazione con la scuola Gian Maria Volonté di Roma.

Un annuncio insolito e precoce che renderà più difficili eventuali cambiamenti di rotta, anche se l’assessore alla cultura di Bari Silvio Maselli assicura che “il Bif&st non è un organo espiantabile. Non c’è bisogno di lottare: continuerà ad esserci e a crescere”. Ma alla domanda di una cronista, Laudadio è costretto a rievocare uno spiacevole episodio: “Nel 1988 il festival EuropaCinema fu costretto a scappare da Bari e traslocare a Lecce. L’anno prossimo faremo di tutto per fare qui il festival, ma se ci dovessero chiudere ce ne andiamo tutti e 70mila da qualche altra parte”, commenta il direttore artistico, facendo notare – come non ha mai mancato di fare anche Ettore Scola – che “comunque qui non c’è l’ingerenza politica che invece si registra da sempre al festival di Roma, che ha più anni di vita di noi e fondi 9 volte superiori ma continua a non avere un’identità”. Mentre il presidente Scola sottolinea che “del Bif&st non si può più fare a meno, lascerebbe 50mila orfani tra i ragazzi baresi”. Il direttore ha intanto annunciato i vincitori di questa edizione, in attesa della cerimonia di premiazione di questa sera al Teatro Petruzzelli condotta da Stefania Rocca, che seguirà l’anteprima di Ritorno al Marigold Hotel.

La giuria espressa dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e composta da Franco Montini (presidente del SNCCI), Vito Attolini, Paola Casella, Francesco Gallo, Andrea Martini, Cristiana Paternò e Federico Pontiggia ha assegnato i seguenti premi:

– Premio Mario Monicelli per il miglior regista a Francesco Munzi per Anime nere
– Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore a Luigi Musini per Anime nere di Francesco Munzi e per Torneranno i prati di Ermanno Olmi
(per Torneranno i prati sarà premiata anche la co-produttrice Elisabetta Olmi. Entrambi i film sono stati realizzati in coproduzione con RAI Cinema rappresentata da Cecilia Valmarana)
– Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto a Marcello Mazzarella per Biagio di Paquale Scimeca
– Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura a Edoardo Leo e Marco Bonini per Noi e la Giulia di Edoardo Leo
– Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Alba Rohrwacher per Hungry Hearts di Saverio Costanzo
– Premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista a Elio Germano per Il giovane favoloso di Mario Martone
– Premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista a Anna Foglietta per Noi e la Giulia di Edoardo Leo
– Premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista a Carlo Buccirosso per Noi e la Giulia di Edoardo Leo
– Premio Ennio Morricone per le migliori musiche a Paolo Fresu per Torneranno i prati di Ermanno Olmi
– Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Fabio Cianchetti per Hungry Hearts di Saverio Costanzio
– Premio Dante Ferretti per il miglior scenografo a Giuseppe Pirrotta per Torneranno in prati di Ermanno Olmi
– Premio Roberto Perpignani per il miglior montatore a Cristiano Travaglioli per Anime nere di Francesco Munzi
– Premio Piero Tosi per il miglior costumista a Nicoletta Ercole per Incompresa di Asia Argento

PANORAMA INTERNAZIONALE
Giuria popolare Presidente: Valerio De Paolis
– Premio Internazionale al miglior regista: Louis-Julien Petit per il suo film Discount
– Menzione speciale al regista Oles Sanin per il suo film Povodyr (The Guide)

PREMIO NUOVO IMAIE MIGLIORI ATTORI della sezione ItaliaFilmFest/Opere prime e seconde
– Premio Nuovo Imaie per la migliore attrice protagonista a Alba Rohrwacher per Vergine giurata di Laura Bispuri
– Premio Nuovo Imaie per il miglior attore protagonista a Pierfrancesco Favino per Senza nessuna pietà di Michele Alhaique

Michela Greco
28 Marzo 2015

Bari 2015

Bari 2015

Cinema & Fiction, tv italiana in cerca di innovazione

Al Bif&st il convegno "Cinema & Fiction: convergenze parallele?", un momento di confronto tra protagonisti del settore per capire quale possa e debba essere il ruolo della fiction in Italia, mentre dagli Stati Uniti arrivano i successi di serie tv che vantano attori da Oscar e ascolti strabilianti.
"Il problema dell'Italia è che non ha un'industria culturale degna", dice il direttore di 8 e 1/2 Gianni Canova, mentre Maurizio Sciarra si rivolge alla committenza e dice "La tv è ferma a 20 anni fa, non innova da decenni", mentre sta per arrivare in Italia il ciclone Netflix. Tra gli altri relatori Silvia Napolitano, Matilde Bernabei, Daniele Cesarano, Veridiana Bixio e Luca Milano per Rai Fiction

Bari 2015

Alba Rohrwacher due volte miglior attrice al Bif&st

Il messaggio dell'attrice: "Ringrazio il bellissimo Festival di Bari per questi riconoscimenti che arrivano a due film molto importanti per me, Hungry Hearts e Vergine giurata. Ringrazio il pubblico numerosissimo del festival. Purtroppo non posso essere con voi perché sono a Lisbona al Festival di Cinema Italiano. Ma sono davvero felice. E voglio ringraziare la Giuria dei Critici del Concorso Ufficiale e la Giuria Popolare delle Opere Prime"

Bari 2015

Nanni Moretti, superstar a Bari, legge il “Caro Diario”

"Manteniamo il mistero". Basterebbe l'ultima battuta della masterclass (riferita alla genesi di Habemus Papam), per riassumere l'incontro di Nanni Moretti con il pubblico del Bif&st, di cui è stato l'ultimo, attesissimo ospite. Dopo la proiezione di Caro diario, il regista ha letto il diario di lavorazione che scrisse per quel film del 1993: in un Teatro Petruzzelli affollatissimo, il regista ha rievocato quei giorni, per poi rispondere alle domande (o piuttosto ai timidi input) del moderatore Jean Gili. Come prevedibile, neanche una parola è stata dedicata a Mia madre, il nuovo film del regista che sarà in sala dal 16 aprile (e poi probabilmente a Cannes) in cui recita accanto a Margherita Buy e John Turturro. Ripercorrendo la sua carriera, ha detto: "Con gli anni sono diventato più esigente, ora il momento della scrittura è quello più difficile, mentre quello più faticoso e angosciante resta quello delle riprese"

Bari 2015

Margarethe Von Trotta: “Sorelle, il segreto del mio cinema”

La regista tedesca, protagonista a Bari di una splendida master class, ci parla del suo nuovo film Die abhandene Welt, ispirato a una vicenda autobiografica, la scoperta di avere una sorella segreta. Protagoniste Barbara Sukowa e Katja Riemann, due attrici a cui è molto legata. Ma in questa intervista ci parla anche della sua infanzia e della scoperta delle colpe del nazismo, arrivata solo negli anni '60, perché l'argomento era tabù nel dopoguerra. E rivela: "Avrei voluto lavorare con Gian Maria Volontè e Marcello Mastroianni, in Germania non abbiamo attori così"


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