Le Figaro riflette sulla delusione italiana a Cannes

Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"


“Perché il palmarès di Cannes suscita il rancore degli italiani”: questo il titolo di un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Le Figaro, secondo cui l’Italia ha accolto l’esclusione dai premi dei tre suoi tre film in competizione – Il racconto dei racconti di Matteo Garrone, Mia madre di Nanni Moretti e Youth-La giovinezza di Paolo Sorrentino – con sorpresa, disappunto, frustrazione e amarezza. E ancora “Brutale e enorme in effetti è stata la botta, domenica sera, all’annuncio dei risultati. Alcuni si spingono fino a evocare una scelta ‘nazionalista’ che ha condotto la giuria” a scegliere tre film francesi. “E se la contro performance dei film italiani si spiegasse per l’assenza di una lobby organizzata?”, si chiede infine Le Figaro. 

Cr. P.
26 Maggio 2015

Cannes 2015

Cannes 2015

Italian Pavilion, dove il nostro cinema parlava (anche) straniero

"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio

Cannes 2015

L’era Pierre Lescure al Festival di Cannes

Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"

Cannes 2015

I film italiani mai presi in considerazione per i premi

Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"

Cannes 2015

‘La tierra y la sombra’, Caméra d’or, distribuito da Satine Film

Il film colombiano di César Acevedo narra la storia di Alfonso, un vecchio contadino che dopo 17 anni fa ritorno nella sua casa ora minacciata dallo sfruttamento industriale delle piantagioni


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