Busto Arsizio, da Ozpetek a De Gregori

Tanti ospiti per la 12° edizione del festival che si terrà dal 29 marzo al 5 aprile e sarà diretto per la prima volta da Steve Della Casa


Steve Della Casa, nuovo direttore del Busto Arsizio Film Festival, che dirige per la prima volta da quest’anno, ha scomodato anche Kipling: “Vorrei che questo festival fosse una mangusta, agile e scattante. Se i grandi festival hanno una forte tendenza all’elefantismo, vorrei che qui a Busto si riscoprisse il piacere di stare insieme e di parlare di cinema”. E infatti la 12° edizione (che si terrà dal 29 marzo al 5 aprile) di ospiti ne ha veramente tanti, equamente divisi nelle sezioni Made In Italy, Cinema alla radio e Anteprime.

Il più sorprendente è sicuramente Francesco De Gregori, che lunedì 31 marzo alle 21 racconterà quello che ha rappresentato per lui un film come Rosemary’s Baby di Roman Polanski. Il più sulla cresta dell’onda è ovviamente Ferzan Ozpetek, fresco del doppio successo come scrittore e come regista, che sarà la star della serata inaugurale. Ma ci saranno anche Marco Giallini (che terrà una master class), Marcello Cesena (che racconterà la sua passione per Profondo rosso, non si sa se indossando le vesti del suo fortunato personaggio Jean-Claude), Angelo Guglielmi e Giuliano Montaldo (al seguito delle loro recenti autobiografie), Marco Martani (sceneggiatore di La mafia uccide solo d’estate), Giorgio Arlorio (che racconterà come ha diretto il doppiaggio di uno dei grandi capolavori di Mario Monicelli, I compagni), Francesco Pannofino (anche lui oggetto di una master class). Il programma prevede alcune anteprime tra le quali Il pretore di Giulio Base (tratto dal romanzo di Piero Chiara e girato nella zona), L’estate sta finendo di Stefano Tummolini e Il venditore di medicine di Antonio Morabito, Madrina del festival sarà Claudia Potenza, quest’anno al cinema con Una piccola impresa meridionale ma soprattutto partner inscindibile di Checco Zalone in tutta la sua tournée teatrale.

Ma forse l’ospite più amato e più voluto sarà Tullio Kezich, il grande critico che sarà ricordato con un suo documentario (Noi che abbiamo fatto la Dolce Vita, girato da Gianfranco Mingozzi), una straordinaria sceneggiatura scritta con Mario Rigoni Stern per Ermanno Olmi (I recuperanti) e una chiacchierata con critici e amici che gli hanno voluto bene.

Media partner del festival è Cinecittà News, che seguirà quotidianamente una manifestazione che vuole essere soprattutto un salotto, un’occasione di approfondimento e di piacere rivolta al grande pubblico.

Caterina Taricano
17 Marzo 2014

BAFF 2014

BAFF 2014

Pasotti: “Il mio Arlecchino, dedicato a Monicelli”

L'attore presenta al Busto Arsizio Film Festival la sua opera prima, rivisitazione della maschera bergamasca di Arlecchino, che sarà in sala il 4 giugno. E rivela: “Il mio punto di riferimento è stato sicuramente Mario Monicelli. Ho avuto la fortuna di interpretare il suo ultimo film Le rose del deserto, e in quella occasione lui mi ha detto: qui ci sono troppe persone che si considerano autori e che pensano sia necessario essere il più possibile difficili, involuti, cervellotici. Invece bisogna fare esattamente il contrario"

BAFF 2014

Il BAFF ricorda Monicelli

Si terrà 18 al 24 aprile 2015 la tredicesima edizione del B.A. Film Festival, con un omaggio particolare al grande regista che sarà ricordato con una piccola anteprima della mostra Mario Monicelli e RAP, 100 anni di cinema composta da stampe pittoriche realizzate da Chiara Rapaccini, e da una selezione di foto dai set di Monicelli, un convegno e la proiezione di due capolavori, Risate di gioia con Anna Magnani e Totò e L'armata Brancaleone, con Vittorio Gassman, e il documentario Vicino al Colosseo c'è Monti

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Sanità avvelenata con “Il venditore di medicine”

Un lungo, caloroso applauso ha salutato la proiezione de Il venditore di medicine di Antonio Morabito, avvenuta nell’ambito del Busto Arsizio Film Festival. Un soggetto di forte attualità per gli scandali che hanno travolto di recente l'industria farmaceutica. Ma, come spiega il produttore Amedeo Pagani: “Non volevamo che venisse fuori un lavoro militante, ma qualcosa che raccontasse una storia vera e forte senza però rinunciare al piacere di raccontare”. In sala dal 30 aprile con Luce Cinecittà
Leggi il nostro articolo dal Festival di Roma

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Angelo Guglielmi: “Il mio amore per il cinema”

"Cinema, televisione, cinema. L’ultima volta dell’Istituto Luce" è il titolo dell'autobiografia del critico e dirigente televisivo che è stata presentata in questi giorni al Busto Arsizio Film Festival. “Ho scritto questo libro per mettere fine a un equivoco che durava da tempo, da quando, diventato presidente dell’Istituto Luce, si cominciò a dire che non amavo il cinema perché durante il mio incarico da direttore di Raitre mi ero occupato solo di televisione"


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