Milano: ‘Revelstoke. Un bacio nel vento’ vince il Festival del documentario

Al film di Nicola Moruzzi il Premio UniCredit Pavilion, a Redemption Song di Cristina Mantis il Premio Rai Cinema e a Pequeñas mentiras piadosas di Niccolò Bruna il Premio UniCredit Pavilion Giovani


MILANO. Revelstoke. Un bacio nel vento di Nicola Moruzzi, Redemption Song di Cristina Mantis e Pequeñas mentiras piadosas (Piccole bugie pietose) di Niccolò Bruna sono i tre titoli vincitori al festival Visioni dal mondo del Concorso “Storie dal Mondo Contemporaneo” rivolto ai giovani cineasti italiani, e che sono stati premiati nel corso della serata finale condotta dalla madrina Martina Colombari.
Revelstoke. Un bacio nel vento ha ricevuto il Premio UniCredit Pavilion, assegnato dalla giuria composta da Monica Maggioni, Ferruccio de Bortoli, Serena Massimi, Marco Bertozzi e Guido Chiesa. “Il mio bisnonno Angelo Conte morì in un incidente nel 1915, mentre stava lavorando alla costruzione di un tunnel ferroviario in Canada. Nessuno ha mai saputo cosa accadde durante il suo viaggio da immigrato fino a quando ho scoperto le lettere che spediva ad Anna, la sua giovane e adorata sposa – spiega l’autore Moruzzi – Trenta mesi prima, quando Angelo lasciò l’Italia, lei portava in grembo la loro prima figlia: mia nonna. Purtroppo non si rividero più. Dopo aver letto le lettere di Angelo ho deciso di fare il suo stesso viaggio in compagnia di Irene, la mia compagna. Siamo partiti dall’Italia per arrivare a Vancouver, Kamloops, le Selkirk Mountains fino a Revelstoke, il luogo dove Angelo e sepolto. Una tomba che nessuno ha mai visitato per cento anni. Mi auguro che questo riconoscimento di Visioni dal mondo possa essere l’inizio di un percorso distributivo che porti il film al maggior numero di spettatori perche’ la storia del mio bisnonno e’ la Storia di tutti gli immigrati italiani e del mondo“.

Redemption Song ha ottenuto il Riconoscimento Rai Cinema, dedicato a Franco Scaglia per lunghi anni presidente di Rai Cinema, recentemente scomparso, che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le Reti Rai. Il documentario di Cristina Mantis racconta il sogno di redenzione che Cissoko, il protagonista africano, invoca per la sua gente e la sua terra. Giunto in Italia dalla guerra in Libia, rendendosi conto delle forme di schiavitù che spesso sperimentano in Europa i suoi fratelli immigrati, Cissoko decide di filmarle e di tornare in Africa, a proiettarle nelle scuole e nei villaggi, per contribuire al risveglio della sua gente. Il viaggio lo porterà fino in Brasile ad omaggiare i discendenti degli schiavi che tuttora risiedono nelle comunità dei Quilombi e che, ancor oggi, mantengono vive le origini africane grazie alla loro unione, fino a l’Ile de Goree, a carezzare le antiche celle della “Casa degli schiavi”, evocando una schiavitù che non dovrà più tornare in nessuna forma.
“Sono molto felice di questo riconoscimento e spero che il film trasmetta l’urgenza di una riflessione collettiva su come arginare la perdita umana dell’Africa”, dichiara la regista Cristina Mantis. “L’Africa e l’Europa devono unirsi per salvare i ragazzi africani che muoiono notte e giorno, spero che questo film possa essere un punto di partenza”, aggiunge il protagonista Cissoko Aboubacar.

Pequeñas mentiras piadosas (Piccole bugie pietose) si è aggiudicato il Premio UniCredit Pavilion Giovani, attribuito da una Giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi più rappresentative:  IULM, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, IED-Istituto Europeo di Design, Università degli Studi di Milano Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali, Civica Scuola di Cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia. “Pequeñas mentiras piadosas è il racconto intimo della vita di Lourdes, una donna comune e straordinaria – dice l’autore Niccolò Bruna  Ma è allo stesso tempo una storia universale: quella fatta di isolamento e di separazione che è comune a molti cubani e a chiunque nel mondo si trovi costretto dagli eventi a separarsi dai propri cari. Il film è un omaggio alla dignità del popolo cubano, sempre pronto ad affrontare la tempesta con il sorriso (…) e continua la mia personale esplorazione partecipe ed umana dell’universo femminile e della straordinaria resilienza delle donne”.

“Dopo questa prima edizione del Festival, ci auguriamo che la nostra struttura, l’UniCredit Pavilion, possa essere vissuta anche come la ‘casa del documentario’” dichiara Serena Massimi, responsabile UniCredit Pavilion Development Management. “Il Festival si è proposto come punto di riferimento sia per linguaggio che per i contenuti: una nuova direzione per scoprire, promuovere e aiutare i talenti in ambito italiano e internazionale, insieme alla riscoperta di grandi autori della storia del cinema documentario” sottolinea Francesco Bizzarri, direttore generale di Visioni dal Mondo. “La qualità dei titoli presentati al Concorso in questa prima edizione è il frutto di una selezione attenta degli oltre 200 titoli visionati, grazie anche alla collaborazione di Doc/it, l’Associazione dei documentaristi italiani”, conclude il direttore artistico Fabrizio Grosoli.

   

ssr
14 Dicembre 2015

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