1964, dal Vietnam al Leone d’oro

Al Festival di Busto Arsizio è stato presentato con successo il filmato che fa parte di una collana di Luce Cinecittà che spazia dal 1960 al 1970


Quanti ricordi datati 1964! Al Festival di Busto Arsizio è stato presentato con grande successo il filmato dedicato a quell’anno, facente parte di una collana che spazia dal 1960 al 1970 e che è stato prodotta da Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema mentre la distribuzione è a cura di 01 Distribution. “La cosa che più mi ha fatto piacere – dice il regista Leonardo Tiberi all’uscita di un’affollatissima proiezione – è che il pubblico abbia capito che in questo progetto coesistono il gioco e la ricerca storica, la coerenza e il rigore. In quest’anno abbiamo mescolato insieme il tentativo di colpo di stato di Segni e De Lorenzo con le canzonette, il Vietnam con il Leone d’oro veneziano per Michelangelo Antonioni. All’uscita, sono stato fermato da un gruppo di persone tra le quali il sindaco di Busto Farioli, che mi hanno detto di volere organizzare le proiezioni di tutti i DVD convocando coloro che appartengono alla leva 1964. Sarà un grande divertimento, e lo realizzeremo con la storia e la cultura”.

Soddisfatto anche Rodrigo Cipriani, presidente di Luce-Cinecittà: “L’archivio Luce è uno dei più importanti al mondo e io sto cercando di renderlo frequentabile per tutti, soprattutto per i giovani. Abbiamo messo molti contenuti su YouTube e ogni giorno, in tutto il mondo, abbiamo tantissimi contatti, oltre 50.000. E’ un modo efficace anche per promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo. Quest’anno poi il Luce compie 90 anni e abbiamo in mente molte iniziative importanti. Lo facciamo con l’orgoglio che ci deriva dal sapere che il XX secolo, senza di noi, non può essere raccontato”.

Caterina Taricano
03 Aprile 2014

BAFF 2014

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Pasotti: “Il mio Arlecchino, dedicato a Monicelli”

L'attore presenta al Busto Arsizio Film Festival la sua opera prima, rivisitazione della maschera bergamasca di Arlecchino, che sarà in sala il 4 giugno. E rivela: “Il mio punto di riferimento è stato sicuramente Mario Monicelli. Ho avuto la fortuna di interpretare il suo ultimo film Le rose del deserto, e in quella occasione lui mi ha detto: qui ci sono troppe persone che si considerano autori e che pensano sia necessario essere il più possibile difficili, involuti, cervellotici. Invece bisogna fare esattamente il contrario"

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Il BAFF ricorda Monicelli

Si terrà 18 al 24 aprile 2015 la tredicesima edizione del B.A. Film Festival, con un omaggio particolare al grande regista che sarà ricordato con una piccola anteprima della mostra Mario Monicelli e RAP, 100 anni di cinema composta da stampe pittoriche realizzate da Chiara Rapaccini, e da una selezione di foto dai set di Monicelli, un convegno e la proiezione di due capolavori, Risate di gioia con Anna Magnani e Totò e L'armata Brancaleone, con Vittorio Gassman, e il documentario Vicino al Colosseo c'è Monti

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Sanità avvelenata con “Il venditore di medicine”

Un lungo, caloroso applauso ha salutato la proiezione de Il venditore di medicine di Antonio Morabito, avvenuta nell’ambito del Busto Arsizio Film Festival. Un soggetto di forte attualità per gli scandali che hanno travolto di recente l'industria farmaceutica. Ma, come spiega il produttore Amedeo Pagani: “Non volevamo che venisse fuori un lavoro militante, ma qualcosa che raccontasse una storia vera e forte senza però rinunciare al piacere di raccontare”. In sala dal 30 aprile con Luce Cinecittà
Leggi il nostro articolo dal Festival di Roma

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Angelo Guglielmi: “Il mio amore per il cinema”

"Cinema, televisione, cinema. L’ultima volta dell’Istituto Luce" è il titolo dell'autobiografia del critico e dirigente televisivo che è stata presentata in questi giorni al Busto Arsizio Film Festival. “Ho scritto questo libro per mettere fine a un equivoco che durava da tempo, da quando, diventato presidente dell’Istituto Luce, si cominciò a dire che non amavo il cinema perché durante il mio incarico da direttore di Raitre mi ero occupato solo di televisione"


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