A Orizzonti Rak, Winspeare, Gomez e Nicchiarelli

Ci sono il film d’animazione Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, La vita in comune di Edoardo Winspeare, Brutti e cattivi di Cosimo Gomez e il già annunciato Nico di Susanna Nicchiarelli


Quattro italiani in concorso a Venezia 74 nella sezione ‘Orizzonti’: innanzitutto il film d’animazione Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, reimmaginazione moderna della fiaba di Basile già portata in scena da Roberto De Simone in una celebre versione. Nel cartone Cenerentola è cresciuta all’interno della Megaride, un’enorme nave ferma nel porto di Napoli da più di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, è morto portando con sé nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all’ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La città versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d’accordo con la matrigna, sfrutta l’eredità dell’ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate, sarà il teatro dell’intera vicenda e metterà in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobiltà degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera città di Napoli sono legati ad uno stesso, sottilissimo, filo.

Poi La vita in comune di Edoardo Winspeare, ambientato nel paese immaginario di Disperata, dove un pregiudicato si converte alla poesia, e che il regista descrive così: “La vita in comune siamo noi, uomini generosi e miseri, quando decidiamo di stare insieme, magari provando a sognare. Pati, Angiolino, Eufemia, Biagetto e Filippo esistono veramente: sono proprio così, o – forse meglio – potrebbero essere così come descritti nella sceneggiatura. Le loro ambizioni, i loro sogni – come diventare i mammasantissima del più povero e depresso paesino di Puglia, aspettare la foca monaca, iniziare alla poesia alcuni detenuti, desiderare di fare il bidello, attendere con ansia una telefonata del Papa, costruire lo zoo di Disperata – hanno il sapore di una visionarietà quotidiana senza la retorica che spesso accompagna tali gesta quando compiute da eroi riconosciuti dal mondo intero”. 

Queste invece le parole di Cosimo Gomez, regista di Brutti e cattivi, commedia su una banda di criminali disabili: “Il tema è l’uguaglianza. Tutto il film si muove all’interno della ‘regola’ che ogni essere umano può essere cinico e spietato a prescindere dalle apparenze.  E’ una commedia d’azione che rompe gli schemi, dove un gruppo di sfortunati cialtroni e cattivi, abilissimi e spregiudicati, mette a segno un’ingegnosa rapina. Non solo: li vedremo fare sesso, offendere ed essere offesi, uccidere ed essere uccisi, in una girandola di avvenimenti.  Ma non è un film realistico. È un film che, camminando in equilibrio tra il vero e il verosimile, punta a raggiungere una dimensione lirica e divertente al tempo stesso”. 

Chiude il lotto il già annunciato Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, sulla famosa modella e cantante dei Velvet Underground. La regista ha dichiarato: “Questa è la storia di Nico dopo Nico. Di lei di solito si parla solo in funzione degli uomini con cui è stata da giovane: Brian Jones, Jim Morrison, Bob Dylan, Alain Delon, Iggy Pop. Una volta in un’intervista lessi che ‘a 34 anni Nico era una donna finita’. Falso. Dopo l’esperienza con i Velvet Underground, Nico diventa una grande musicista. Ho voluto raccontare la sua parabola al contrario: la perdita del consenso e il cambiamento della sua immagine, hanno significato la conquista della libertà”.

Cr. P.
27 Luglio 2017

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