/ NEWS

Il ministro della cultura israeliana Miri Regev ha protestato per non essere stata invitata alla cerimonia degli 'Ophir', gli Oscar dello Stato ebraico. "Una decisione - ha spiegato - presa in maniera codarda e non democratica. L'unico scopo è quello di impedire che io spieghi la mia posizione". Subito dopo l'annuncio del premio a Foxtrot, Regev - che è del Likud, partito di destra al governo - ha attaccato il film del regista israeliano Samuel Maoz, Leone d'Argento a Venezia definendo "oltraggioso" il fatto che "artisti israeliani contribuiscano all'istigazione delle giovani generazioni contro l'esercito più morale nel mondo". Una osservazione respinta da Maoz il cui film guida la lista delle pellicole il corsa per gli 'Ophir'. La decisione di non invitare Regev - né altri politici - è stata motivata dal direttore dell'Accademia Mosh Danon come "forma di rispetto" per l'industria dei film.

VEDI ANCHE

VENEZIA 74

Ad