Il cortometraggio ‘Mena’ sulla protesta contro il gasdotto Tap

Al Festival del cinema europeo il corto della giornalista Maria Cristina Fraddosio, che dà voce alle proteste in corso a Melendugno punto di arrivo del gasdotto proveniente dall’Azerbaigian


LECCE. Al Festival del cinema europeo presentato in anteprima nazionale Mena di Maria Cristina Fraddosio, un cortometraggio che dà voce alle proteste in corso a Melendugno, in Salento, punto di arrivo del gasdotto Tap, proveniente dall’Azerbaigian. Testimonianze dirette degli attivisti si alternano a quelle istituzionali. Mentre la magistratura indaga sull’ipotesi che sia stata aggirata una direttiva europea sulla sicurezza dell’impianto, che sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni, i lavori per realizzare l’opera continuano in gran fretta sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa

“Nel mio corto ho voluto ricostruire innanzitutto la protesta e le ragioni degli abitanti ma anche ricordare due figure di intellettuali a me cari: lo scrittore e politico antifascista Tommaso Fiore e il poeta e traduttore Vittorio Bodini – spiega la regista e giornalista collaboratrice de ‘l’Espresso’ e ‘Il Fatto Quotidiano’ – Ho anche voluto fare un riferimento alle lotte contadine in Puglia all’inizio degli anni ’50. Il cortometraggio è una produzione indipendente e autofinanziata, un ‘miracolo’ della solidarietà”.

Alla fine della proiezione l’intervento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è stato contestato da parte di attivisti No Tap presenti in sala. “Non posso venirvi a dire cose diverse da quelle che sono nel programma di governo della Regione Puglia – ha detto Emiliano dal palco -. La regione quel gasdotto lo vuole, come ho detto anche oggi, a Taranto lo aspettano, serve per la decarbonizzazione dell’Ilva, ma non lo vuole a Melendugno”.

ssr
11 Aprile 2018

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