BAFF da ‘Radiofreccia’ a ‘Made in Italy’

Luciano Ligabue ospite della serata inaugurale del Busto Arsizio Film Festival


Scelta di contaminazione con aspetti popolari e di ricerca per la  XVI edizione del Baff, il Busto Arsizio Film Festival, che dal 5 al 12 maggio propone nove film, selezionati fra una trentina, di cui quattro inediti, altri sei dedicati agli studenti, quattro documentari e dodici cortometraggi scelti fra un centinaio.

Lo dice Steve Della Casa, co-direttore con Paola Poli.

I lavori – l’ingresso è libero – verranno proiettati non solo nel Varesotto in quattro sale d’essai e al teatro sociale Cajelli di Busto e a Castellanza, ma anche a Legnano (Milano) e all’Anteo di Milano dove oggi si è svolta la presentazione. Se l’anno scorso arrivò Carlo Verdone a contagiare con il suo entusiasmo (gli venne pure regalata una figurina Panini di Enrico Muzzio che cercava da 57 anni), ospite della serata inaugurale intitolata ‘Da Radiofreccia a Made in Italysarà un altro personaggio: il cantante e cineasta Luciano Ligabue che riceverà il ‘Premio Dino Ceccuzzi Platinum all’eccellenza cinematografica’ e con il pubblico parlerà del suo rapporto con il mondo del set.

Quattro le anteprime nazionali: Hotel Gagarin di Simone Spada, interpretato da Luca Argentero che sarà presente alla proiezione; Malati di sesso di Claudio Cicconetti che sarà presente insieme al cast; La bella e la bestia di Kaouther Ben Hania e Voice from the Stone di Eric D.Howell.

Tra le tante ‘chicche’ verrà proposto il corto Veneranda Augusta del messinese Francesco Cannavà, premiato all’Ortigia Film Festival: è un resoconto crudo di uno dei poli petrolchimici più grandi d’Europa con il corollario dei morti di tumore per inquinamento, “un genocidio” viene definito. Fra gli sponsor principali della manifestazione – costata meno di 100 mila euro – il quotidiano varesino ‘La Prealpina’.

Ang
23 Aprile 2018

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