Il nuovo Assayas per I Wonder Pictures

Non-fiction, il nuovo film di Olivier Assayas con Juliette Binoche, una commedia ambientata nel mondo dell’editoria che racconta con sguardo leggero i cambiamenti del mondo in cui viviamo


CANNES – I Wonder Pictures torna dal Marché con una selezione di nuovi titoli che spaziano tra cinema di finzione e documentario. Dalla Francia una commedia con Camélia Jordana (premiata agli ultimi César come nuova promessa femminile), qui al fianco del veterano Daniel Auteuil: Le Brio (distributore internazionale: Pathé) di Yvan Attal è una divertente e intelligente riflessione sul pregiudizio e il confronto tra realtà apparentemente diverse. Sempre dal listino Pathé, arriva La promesse de l’aube di Eric Barbier, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Romain Gary, un vero cult in Francia. Il film racconta le mille vite dello scrittore, un’esistenza rocambolesca profondamente segnata dal rapporto con sua madre, interpretata nel film da Charlotte Gainsbourg. Dal catalogo Playtime ecco Non-fiction, il nuovo film di Olivier Assayas con Juliette Binoche, una commedia ambientata nel mondo dell’editoria che racconta con sguardo leggero di come il mondo in cui viviamo cambi costantemente e il modo in cui riusciamo (o non riusciamo) a reagire a questi cambiamenti. Dal talento visivo e narrativo del regista brasiliano Gabriel Mascaro (Premio Orizzonti a Venezia nel 2015 con Neon Bull), arriverà in Italia Overgod (seller internazionale: Memento Film) un “vangelo erotico” sulfureo e provocatorio. Joana ha 42 anni, lavora in uno studio notarile ed è una devota Cristiana Evangelica. Al di fuori dell’orario di lavoro, fa sua una missione importante: usare la sua conoscenza della Dottrina per aiutare coppie in crisi. A questo scopo, le invita a partecipare agli incontri del gruppo “Amore Divino”.

Direttamente dal programma dell’ultimo Sundance Film Festival, dove è stato premiato con il Next Innovator Award sorprendendo il pubblico e la critica, che lo ha definito “il nuovo Moonlight”, arriva invece We the Animals (distributore internazionale: The Exchange), diretto da Jeremiah Zagar e tratto dal sorprendente romanzo d’esordio di Justin Torres. Tra i documentari, dal listino di Jour 2 Fete l’imperdibile e attualissimo Libre – Libero di Michel Toesca, sorprendente ritratto di Cédric Herrou, un semplice agricoltore che agli occhi di molti migranti è un eroe: dal suo giardino in Val Roia facilita il passaggio di chi cerca di varcare clandestinamente il confine tra Italia e Francia in cerca di una vita migliore. Storia di arte, trasformazione e crescita quella che ha portato la pop star M.I.A da ragazzina migrante nella cosmopoli londinese alla rapper di fama internazionale che tutti conosciamo. Lo scopriamo in Matangi/Maya/M.I.A. (Dogwoof), un viaggio che si fa voce della gioventù multiculturale. Sempre dal catalogo Dogwoof arriva The Eyes of Orson Welles, diretto da Mark Cousins, che, grazie a un accesso senza precedenti ai disegni e ai dipinti prodotti negli anni dallo stesso Welles, riporta alla vita con vividezza le passioni, il genio e le capacità del regista di Quarto Potere ed esplora come il suo genio riverberi tuttora. Prodotto da Final Cut for Real e nel listino internazionale di Cinéphil, arriverà in Italia per I Wonder Pictures il documentario con sequenze in animazione Flee di Jonas Poher Rasmussen. Primo investimento nel campo del documentario del Copehagen Film Fund, Flee segue le vicende di Amin, che a 11 anni è costretto a lasciare l’Afghanistan e approdare in Danimarca, dove riesce a stabilirsi grazie a una falsa identità, completamente inventata. Oggi Amin ha 37 anni, ha un dottorato e sta per sposarsi con il suo compagno, ma in qualche modo non ha mai smesso di fuggire dal proprio passato. Da Embankment Films, I Wonder Pictures acquisisce McQueen di Ian Bonhôte, uno sguardo diretto sul mondo dello stilista e artista di fama mondiale Alexander McQueen, un’esistenza costantemente in bilico tra tortura e ispirazione. Il film è la celebrazione di un genio radicale e ipnotico che ha avuto un’influenza profonda sul panorama artistico contemporaneo. Chiudono l’elenco delle nuove acquisizioni due titoli Widehouse legati al regista e artista Peter Greenaway: nella veste di autore in Luther and His Legacy, in cui il maestro ripercorre la vita e l’eredità di Martin Lutero, le sue contraddizioni, il successo delle sue teorie e le loro conseguenze, e nella veste di protagonista e “oggetto di studio” in The Greenaway Alphabet, diretto da sua moglie Saskia Boddeke.

Cr. P.
18 Maggio 2018

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