Pordenone, l’edizione 2019 dal 5 al 12 ottobre

La prossima edizione del Festival comprenderà una retrospettiva su William S. Hart con molte rarità, slapstick europeo, altri titoli sopravvissuti di John Stahl a completare la rassegna di quest''anno


L’edizione 2019 delle Giornate del Cinema Muto si svolgerà dal 5 al 12 ottobre a Pordenone, come anticipato dal direttore Jay Weissberg, e comprenderà un’ampia retrospettiva su William S. Hart con molte rarità, slapstick europeo, altri titoli sopravvissuti di John Stahl a completare la rassegna di quest’anno, e il cinema latino-americano. Nel frattempo la 37a edizione delle Giornate del Cinema Muto, che ha proposto gli splendidi restauri di L’Atlantide di Jacques Feyder e Forbidden Paradise di Lubitsch, si è conclusa domenica 14 ottobre con la replica al Teatro Comunale Giuseppe Verdi dell’evento finale, Le joueur d’échecs (Il giocatore di scacchi) di Raymond Bernard con le musiche originali di Henri Rabaud eseguite dall’Orchestra San Marco di Pordenone diretta da Mark Fitz-Gerald.

Gli accreditati, in rialzo rispetto all’anno scorso, hanno superato il migliaio. Si conferma l’internazionalità del pubblico, con gli stranieri a formare il 56% degli accreditati contro il 44% di italiani. Fra i primi, riconquistano la vetta gli americani, a quota 145, seguiti dagli  inglesi, 110. Alta anche la presenza di tedeschi (67) e francesi (44). Fra coloro che arrivano da più lontano, 18 canadesi, 3 australiani, 3 giapponesi, 3 brasiliani, 6 messicani e 2 sud-coreani. Agli accreditati, di cui 210 sono donor, cioè sostenitori speciali, si aggiunge il numero in crescita dei biglietti venduti. Sold out, come d’abitudine, nelle serate di apertura e di chiusura, rispettivamente con Captain Salvation di John Robertson e Le Joueur d’échecs (Il giocatore di scacchi) di Raymond Bernard accompagnati dall’orchestra. Il tutto esaurito lo hanno registrato anche l’evento orchestrale di mercoledì 10, I promessi sposi di Mario Bonnard, e la serata di venerdì 12 con l’assegnazione del Premio Jean Mitry e la proiezione di Forbidden Paradise di Ernst Lubitsch. In costante aumento la presenza delle Giornate del Cinema Muto sui social. Il pubblico della pagina Facebook nel periodo 14 settembre – 11 ottobre ha raggiunto 34.000 profili unici.

Per quanto riguarda la musica, un’importante novità delle Giornate del Cinema Muto 2018 è stata la prima edizione del Premio David Gill assegnato alla migliore collaborazione e improvvisazione musicale. La giuria ha decretato come vincitore l’accompagnamento di Stephen Horne (pianoforte) e Luigi Vitale (percussioni) all’anteprima mondiale del restauro di L’Atlantide di Jacques Feyder. Il premio Haghefilm-Selznick School per il restauro è andato a Julia Mettenleiter, e il premio FriulAdria Collegium all’indiana Sarah Rahman Niazi per il miglior Collegium paper 2017. Il Premio Jean Mitry, quasi un Oscar alla carriera a studiosi che si sono distinti per il contributo dato alla salvaguardia e alla conoscenza del cinema muto, è stato assegnato a Camille Blot-Wellens (la premiata più giovane nella storia del premio) e Russell Merritt. Intanto, dal 6 novembre prossimo, per due settimane la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé ospiterà a Parigi una selezione di film dalla 37a edizione delle Giornate.

redazione
15 Ottobre 2018

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