I vincitori del Premio Solinas Italia-Spagna

Premiati In acque profonde di Stefano Mutolo e Toro rojo di Luigi Roccati e Alessandro Regaldo rielaborano il cinema western all’italiana e la storia di formazione di un giovane “luchador”


Il pilota per serie tv  Flash di Valerio Vestoso – prodotto da Rai Fiction e Premio Solinas – ha aperto la manifestazione di premiazione della terza edizione del Premio Solinas Italia-Spagna nell’ambito del 11º Festival del Cinema Italiano di Madrid e del 4° Forum di Coproduzione Italia-Spagna. Vincono ex aequo il Premio Solinas Italia-Spagna del valore di 1.000 €: In acque profonde di Stefano Mutolo e Toro rojo di Luigi Roccati e Alessandro Regaldo. Il premio che favorisce le co-produzioni tra il cinema italiano, spagnolo e dell’America Latina è stato consegnato dalla Giuria composta da:Laura Pugno (Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid), Annamaria Granatello (Presidente e Direttore del Premio Solinas), Alessandra Picone (Festival del Cinema Italiano di Madrid), Leonardo Ferrara (dirigente Rai Fiction) e i registi Valerio Vestoso e Laura Luchetti.

I due progetti vincitori rielaborano in modo originale il cinema di genere del western all’italiana e il racconto di formazione. In acque profonde di Stefano Mutolo, sceneggiatore e critico cinematografico originario di San Severino nelle Marche, cerca una strada diversa a partire dal cinema di genere. Il progetto è ambientato durante il ventennio fascista e vede protagonista una giovane mandriana vuole incassare la taglia su un sanguinario cacciatore delle paludi che ostacola la monumentale bonifica fascista dell’Agro-Pontino. In acque profonde è il suo primo progetto di lungometraggio da sceneggiatore e regista e vuole ripensare il western all’italiana in un momento in cui il cinema di genere sta ritornando in auge. Ripartendo dallo spaghetti western di Corbucci/Leone e dal western della new Hollywood di Cimino/Peckinpah, Mutolo cerca di  “indigenizzare” il western all’italiana riproponendolo attraverso nuovi paradigmi e ambientandolo tra le paludi che affiancano le sponde del Guadalquivir.

Toro Rojo nasce dall’incontro tra Luigi Roccati regista e autore con lo sceneggiatore Alessandro Regaldo, entrambi torinesi che si cimentano su una storia ambientata nel tumulto di una dittatura Latino-Americana. Beto Damonte, luchador italo-argentino, in arte Toro Rojo, è la stella del programma televisivo “Gigantes en el Ruedo”. L’incontro con una giovane rivoluzionaria, gli farà mettere in discussione tutto quello in cui crede. La storia di Beto, è il viaggio personale di un uomo che raggiunge l’amara consapevolezza di essere comparsa, e non protagonista, di un mondo in cambiamento e già in cerca di nuovi eroi. Un allucinato racconto di formazione hard-boiled, grottesco e disperato, immerso nell’umanità ruvida dei Barrios Anni ’80. Toro Rojo, il Toro Scatenato della Lucha Libre Argentina.

ssr
30 Novembre 2018

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