La terra dell’abbastanza, Premio Caligari

"Si conferma l’indipendenza di giudizio dei votanti, ma soprattutto l’utilità di un concorso che offre nuova visibilità anche a film talvolta trascurati dalla grande distribuzione


COMO – La terra dell’abbastanza, il sorprendente esordio dei fratelli D’Innocenzo vince a maggioranza dei voti il Premio Caligari, proposto da IULM e Noir in Festival per segnalare il miglior film italiano di genere uscito nel corso dell’anno. Prodotto dalla Pepito Film, interpretato da Andrea Carpenzano, Matteo Olivetti, Milena Mancini (che ritira stasera il premio al Teatro Sociale di Como) e Max Tortora, il film – già vincitore del Nastro d’Argento per il miglior esordio e della Targa Siae per la sceneggiatura – si è imposto sugli altri  finalisti del Premio Caligari superando anche fim molto amati come Dogman di Matteo GarroneUna storia senza nome di Roberto AndòSulla mia pelle di Alessio Cremonini.

La giuria popolare del premio, composta da 90 giovani spettatori e studenti di IULM, guidata dai critici Elisa Battistini e Francesco Crispino e presieduta da Malcom Pagani ha concluso nella notte le sue votazioni assegnando ai Fratelli D’Innocenzo 66 preferenze.“Dopo il successo di Gatta cenerentola premiato un anno fa – dicono i selezionatori del premio, Gianni Canova e Giorgio Gosetti – anche questa volta si conferma l’indipendenza di giudizio dei votanti, ma soprattutto l’utilità di un concorso che offre nuova visibilità anche a film talvolta trascurati dalla grande distribuzione e quindi letteralmente ‘scoperti’ dal pubblico in occasione del Festival. Si tratta di una nuova funzione cui le grandi rassegne non devono, crediamo, sottrarsi per rimettere in gioco il piacere collettivo della scoperta del cinema sul grande schermo. Complimenti ai vincitori e alla giuria che, grazie alla passione dei critici e del presidente Pagani, ha potuto discutere ogni titolo con attenzione e seri strumenti di valutazione, come si vedrà a breve quando pubblicheremo alcune delle ‘microrecensioni’ dei giurati”.

Carmen Diotaiuti
06 Dicembre 2018

Noir in Festival 2018

Noir in Festival 2018

Border trionfa al Noir e arriva in sala a San Valentino

Assegnati i riconoscimenti della 28ma edizione del Noir in Fest: Miglior film Gräns (Border) di Ali Abbasi premiato per il suo modo straordinario e di forte impatto di mescolare fantasia e realtà; migliore interpretazione Lorenzo Ferro e Chino Darin per El Ángel (The Angel) di Luis Ortega; menzione speciale della giuria a Nicole Kidman per Destroyer di Karyn Kusama

Noir in Festival 2018

Servillo killer in cerca di vendetta

Ambientato in una Napoli metafisica e noir l’esordio alla regia di uno dei più grandi fumettisti italiani, Igor Tuveri in arte Igort, che con 5 è il numero perfetto, tratta dalla sua omonima graphic novel, porta sul grande schermo una storia di vendetta e rinascita, con protagonista un killer in pensione (Toni Servillo) cui hanno ammazzato il figlio. Nel cast anche Valeria Golino

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Martínez: “Ritorno alle origini con una storia di narcotraffico e famiglia”

Al Noir e presto in sala Pájaros De Verano (Birds of Passage) di Cristina Gallego e Ciro Guerra, un film che racconta le origini del traffico di droga in Colombia attraverso la storia di una famiglia indigena Wayuu, che abbandona le attività tradizionali per dedicarsi al nuovo lucrativo commercio di marijuana

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Sergio Olguín: il fascino criminale di un Angelo Nero

Racconta la storia di Carlos Robledo Punch, uno dei serial killer più spietati dell'Argentina, El Ángel di Luis Ortega, al Noir in Fest e prossimamente nelle sale italiane con Movies Inspired. Soprannominato "l’Angelo della Morte", per il contrasto tra la sua bellezza angelicata e l’efferatezza dei suoi crimini, Punch è stato condannato all’ergastolo, che sta ancora scontando, nel 1980 per aver commesso ben undici omicidi e molti altri crimini


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