Bondi e Ferrente a Panorama

Annunciati i primi 22 titoli di Panorama, sezione parallela al concorso della Berlinale. Tra questi due italiani: Dafne di Federico Bondi e Selfie di Agostino Ferrente


Annunciati i primi 22 titoli di Panorama, sezione parallela al concorso della Berlinale. Tra questi due italiani: Dafne di Federico Bondi con Carolina Raspanti, Antonio Piovanelli, Stefania Casini, prodotto da Vivo Film, storia di una brillante e autonoma ragazza affetta dalla sindrome di Down che si trova, dopo la morte della mamma, a dover accudire il padre ed elaborare il lutto. In Selfie (Ho sognato che Davide era vivo) di Agostino Ferrente, documentario in coproduzione tra Italia e Francia che sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà, si affrontano invece temi di forte attualità come la violenza e l’impatto dei poteri mafiosi sulla società italiana attraverso la storia di due adolescenti napoletani che vedono il mondo attraverso lo smartphone. L’americano Shooting the Mafia di Kim Longinotto è un ritratto pubblico e privato della celebre fotografa Letizia Battaglia, acuta testimone della vita di Palermo nei suoi aspetti più oscuri.  

Dafne è il secondo lungometraggio di Federico Bondi (Mar Nero, 2008), prodotto da Vivo film con Rai Cinema. Il film racconta la storia di Dafne, interpretata da Carolina Raspanti, una trentenne portatrice di sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, che sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). Quando Maria muore all’improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione, tormentato dall’ossessione di lasciare sola la figlia quando anche lui se ne andrà… Dafne, invece, grazie anche al lavoro e agli amici di una vita, affronta il lutto con l’incoscienza di una bambina e il coraggio di una giovane donna, e tenta invano di scuotere il padre. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Lungo il cammino, scopriranno molte cose l’uno dell’altra e impareranno entrambi a superare i propri limiti.

Spiega Federico Bondi: “Un giorno, qualche anno fa, vidi alla fermata dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due sopravvissuti. Dafne nasce da questa immagine-emozione, la scintilla che mi ha spinto ad approfondire. Sono entrato con curiosità in un mondo che non conoscevo, finché ho avuto la fortuna di incontrare Carolina Raspanti, con cui è nata un’amicizia fondamentale non solo per il film ma anche per la mia vita.

Il film, realizzato con il contributo di MIBAC – Direzione Generale Cinema, nel Programma Sensi Contemporanei – Toscana per il Cinema, con il sostegno di Regione Lazio e Unicoop Firenze, ha il patrocinio di AIPD – Associazione Italiana Persone Down e Comitato Siblings Onlus – Fratelli e sorelle di persone con disabilità.

18 Dicembre 2018

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