Chi scriverà la nostra Storia, il docufilm scritto e diretto della regista Roberta Grossman e prodotto da Nancy Spielberg, arriva nelle sale italiane il 27 gennaio in occasione del Giornata della Memoria, dopo essere stato presentato come evento speciale alla 13/ma Festa del Cinema di Roma.
Il documentario sarà distribuito da Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema. Narrato dalle voci del premio Oscar Adrien Brody e della candidata Oscar Joan Allen, è tratto dall’omonimo libro dello Storico Samuel Kassov. Il docufilm intreccia immagini d’archivio e rari filmati con nuove interviste e ricostruzioni storiche, che permettono allo spettatore di essere trasportato all’interno del Ghetto di Varsavia e nelle vite di quei coraggiosi combattenti della resistenza che sfidarono i loro aguzzini con l’arma più potente, la verità, rischiando tutto per garantire che il loro archivio segreto sopravvivesse alla guerra e alla loro stessa fine.
Nel novembre del 1940 i nazisti rinchiusero 450mila ebrei nel ghetto di Varsavia. Una compagnia segreta composta da giornalisti, ricercatori e capi della comunità, guidata dallo storico Emanuel Ringelblum e conosciuta con il nome in codice Oyneg Shabes (“La gioia del Sabato” in yiddish), decise di combattere le menzogne e la propaganda dei nazisti non con le armi e con la violenza, ma con carta e penna.
In sala dal 1° maggio il film dell'ungherese Gabor Reisz, vincitore del Premio di Orizzonti a Venezia 2023. Uno specchio della società ungherese contemporanea attraverso la vicenda di un liceale bocciato all'esame di maturità
Daniele Luchetti, con Francesco Piccolo, per la terza volta porta sul grande schermo un romanzo di Domenico Starnone. Racconta di tale sodalizio, che a sua volta si rinnova anche con il protagonista Elio Germano, il quale descrive "Confidenza" con i colleghi di cast Federica Rosellini e Vittoria Puccini
L'attrice recita al fianco di Anne Hathaway in Eileen, il nuovo thriller di William Oldroyd in arrivo nelle sale dal 30 maggio
Il film tratto dalla storia di Gianna Nannini, icona del rock femminile italiano, è decisamente una storia universale