Premio Fipresci per Dafne, in sala il 21 marzo

Synonymes di Nadav Lapid e Dafne di Federico Bondi hanno vinto il Premio FIPRESCI della 69esima Berlinale, assegnato dalla Federazione internazionale della stampa


BERLINODafne di Federico Bondi prodotto da Vivo Film e Rai Cinema in sala dal 21 marzo con Istituto Luce Cinecittà ha vinto il premio Fipresci per la sezione Panorama alla 69ma Berlinale. “Volevamo fare un film politico e civile – ha detto il regista a Cinecittà News – per cui la selezione a Berlino era già una bella conferma. E’ la prima volta che vengo qui, anche come spettatore. Non si tratta di un festival glamour come Cannes o Venezia. Si sente una tensione morale con una partecipazione straordinaria della città. E’ una grandissima soddisfazione”. Questa la motivazione del premio assegnato dalla stampa internazionale: “per il ritratto toccante e profondamente umano di una figlia coraggiosa e del suo amorevole padre che cercano di superare il dolore e per l’indimenticabile performance di Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli”. L’opera seconda di Federico Bondi (Mar Nero) è incentrata sulla figura di una ragazza trentenne portatrice di sindrome di Down e sulla relazione tra lei e il padre dopo la morte della madre. 

Premio Fipresci, per il concorso, a Synonymes di Nadav Lapid. Synonymes per la giuria Fipresci è un film “decisamente originale che rompe i limiti della narrazione attraverso un personaggio complesso che racchiude diverse identità e culture. Un lavoro potente e con un forte senso dell’ironia e un messaggio politico sottile”.

Per la sezione Forum il premio è andato a Die Kinder der Toten del collettivo Nature Theater of Oklahoma (Kelly Copper e Pavol Liska), adattamento della ghost story di Elfriede Jelinek, girato in Austria nei luoghi dove la scrittrice Premio Nobel ha vissuto la sua infanzia e ha ambientato il romanzo. Il film è prodotto da Ulrich Seidl.

La giuria Fipresci era composta da Rita di Santo (UK), Orlando Margarido (Brasile), José Romero (Perùu), Salome Kikaleishvili (Georgia), Angelika Kettelhack (Germania), Massimo Lechi (Itaia), Eithne Mary O’Neill (Francia), Suncica Unevska (Macedonia del Nord), Ricardo Brunn (Germania).

Andrea Guglielmino
15 Febbraio 2019

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