Esce nelle sale giovedì 4 aprile, distribuito da EXIT media, L’educazione di Rey, opera prima dell’argentino Santiago Esteves. Interamente ambientato a Mendoza, il film è interpretato dal giovane esordiente Matías Encinas e da Germán de Silva, uno degli attori più noti del panorama latinoamericano – particolarmente apprezzato per le sue interpretazioni in El Estudiante – Lo studente di Santiago Mitre e Storie pazzesche di Damián Szifrón.
L’educazione di Rey ha vinto a San Sebastian il premio di Cine en Construcción come Miglior Film. Pensato come una serie televisiva, è diventato lungometraggio per il cinema, un film che alterna i toni di un racconto intimista e le atmosfere epiche del western all’audacia del thriller, in cui la suspense gioca un ruolo fondamentale. Il tema è quello della corruzione nella polizia e dello sfruttamento dei più deboli costretti a delinquere per poter sopravvivere. La relazione maestro/alunno che si instaura tra i due protagonisti è dunque denuncia e metafora allo stesso tempo di una condizione più complessa ed universale. Il giovane “Rey” (“Re”) è uno dei tanti volti di quelle nuove generazioni che vivono ai margini di una società che li ha completamente dimenticati, costretto a lottare contro la durezza della vita. Reynaldo, alias “el Rey” (Matías Encinas) viene introdotto dal fratello nella malavita, ma la notte del loro primo colpo insieme qualcosa va storto. I suoi compagni vengono catturati mentre lui riesce a scappare con la refurtiva. Durante la fuga, finisce nel giardino di Carlos Vargas (Germán de Silva), una vecchia guardia giurata in pensione che alla fine decide di nasconderlo.
L'attrice e cantante, figlia di Lenny Kravitz, debutta alla regia con un thriller psicologico con Naomi Ackie e Channing Tatum. Nelle sale dal 22 agosto
Dal libro autobiografico della rocker senese, Sei nell’anima - Cazzi miei, Cinzia TH Torrini alla regia del biopic, con protagonista Letizia Toni nel ruolo della cantante; Andrea Delogu interpreta una giovane Mara Maionchi. Su Netflix dal 2 maggio
Dal libro di Maurice Genevoix, Rroû, nome al gattino orfano che, tra i tetti di Parigi, la bimba Clémence adotta: romanzo di formazione, di definizione dell’identità e della libertà. Una storia di tenerezza e indipendenza, al cinema dal 18 aprile
Daniele Luchetti alla regia del terzo film da un romanzo di Domenico Starnone: amore, paura, segreto, sincerità, verità. Protagonista femminile Federica Rosellini, con Vittoria Puccini, Isabella Ferrari, Pilar Fogliati. Le musiche sono di Thom Yorke. Dal 24 aprile al cinema