Miriam Leone e la Divina Commedia dell’amore

Emiliano Corapi racconta la genesi del suo nuovo film L'amore a domicilio, presentato al Bif&st di Bari. Protagonisti Miriam Leone e Simone Liberati


BARI – “Mi sono ispirato a una storia vera letta anni fa, a proposito di un ragazzo agli arresti domiciliari, ma nel film ho invertito i ruoli immaginando che una bellissima ragazza sia reclusa in casa e che un ragazzo innamorato di lei pensi così di poter aggirare i propri sentimenti di inferiorità e la paura di essere abbandonato”. Così Emiliano Corapi, nel 2012 autore del thriller Sulla strada di casa, racconta la genesi del suo nuovo film L’amore a domicilio, presentato al Bif&st di Bari, un’opera che mescola elementi di vari generi, commedia sentimentale, heist movie e comico-grottesco. Miriam Leone è Anna, reclusa nella sua casa di San Giovanni a Roma dove vive con la madre dopo una condanna per rapina a mano armata. In un giorno di permesso per dare un esame all’università (studia letteratura italiana e in particolare la Commedia di Dante) chiede un passaggio a un giovane assicuratore, imbranato e tenero, che subito si invaghisce di lei. Lui, che vive col padre apprensivo dopo che la madre se n’è andata di casa, capisce di non essere all’altezza di questa donna sexy e incontrollabile, ma pensa di poterla controllare proprio perché lei è obbligata a non uscire mai di casa.

“Credo che la capacità di mettersi realmente in gioco nelle relazioni affettive e sentimentali sia un tema che tocchi la vita di gran parte delle persone, un qualcosa con cui più o meno tutti si trovino a fare i conti nel bene e nel male”, spiega il regista. “Penso che L’amore a domicilio possa esplorare in maniera originale e divertente proprio questo tema e il suo dilemma fondamentale, vale a dire se sia meglio lasciarsi andare rischiando di soffrire, o tenersi alla larga da ogni coinvolgimento, rinunciando però a una parte fondamentale della vita. Il protagonista, essendo l’unica presenza maschile nella casa, pensa di poter superare angosce e insicurezze profonde che in un contesto normale lo avrebbero fatto fuggire. Ovviamente l’idea, oltre che meschina, è ingenua sino a rasentare l’idiozia. Anche perché – e non è un caso – la donna in cui si è imbattuto è pericolosa, non solo socialmente, ma anche sentimentalmente, avendo risolto il dilemma in questione con una struttura autarchica e impermeabile agli affetti”.

Prodotto da World Video Production con Rai Cinema, in collaborazione con Frame By Frame e Marvin Film, L’amore a domicilio è interpretato, oltre che da Miriam Lone, da un ottimo Simone Liberati (Cuori puri) nel ruolo del pavido che via via prende coraggio, mentre Fabrizio Rongione è il duro, ex complice e fidanzato della protagonista, infine Anna Ferruzzo (Anime nere, Il padre d’Italia) è la svalvolata madre di lei.

Miriam Leone, apprezzata protagonista di opere tv di qualità come 1993 e Non uccidere oltre che accanto a Pif per In guerra per amore, si esalta per questo film ultra-indipendente in cui ha usato il suo accento catanese e la sua avvenenza “pericolosa”. “Abbiamo girato in condizione di punk a bestia, sempre nella stessa location”, rivela. Anna Ferruzzo è di nuovo nel ruolo della mamma, “lo sono stata anche di Favino e Beppe Fiorello che sono quasi miei coetanei…“. E del suo personaggio dice: “E’ una donna svagata, un po’ rock, molto miope. Ho girato senza lenti a contatto per accentuare questo aspetto”. Il film è ancora alla ricerca di una distribuzione.

Cristiana Paternò
02 Maggio 2019

Bari 2019

Bari 2019

Laudadio: “Al Bif&st manca solo Benigni”

"Di tutti i grandi che sono venuti manca Benigni e prima o poi l'avremo". Lo ha detto il direttore artistico del Bif&st, Felice Laudadio, durante la conferenza stampa di chiusura del Bari International Film Festival in cui è stato fatto un bilancio dell'edizione che si conclude stasera, con qualche anticipazione della edizione 2020, in programma dal 21 al 28 marzo

Bari 2019

Valerio Mastandrea: “Schivo i colpi della vita”

Bagno di pubblico per Valerio Mastandrea, che ha deliziato il pubblico del Petruzzelli di Bari nell'ultima masterclass del Bif&st 2019. "Un attore del passato che amo? Walter Chiari. Mentre il mio film preferito è Non pensarci di Gianni Zanasi, con cui condivido l'amore per i personaggi buffi"

Bari 2019

Bif&st: Premio Nuovo Imaie a Eleonora Conti

L'attrice, protagonista di Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri, segnalata come miglior interprete emergente insieme a Matteo Olivetti per La terra dell'abbastanza

Bari 2019

Del Brocco: “Così dimenticammo l’Orso d’oro”

L'amministratore delegato di Rai Cinema è stato protagonista di una masterclass al Bif&st in cui ha raccontato molti aneddoti tra cui uno legato alla vittoria a Berlino di Fuocoammare. "Solo quando eravamo sull'aereo ci rendemmo conto di aver lasciato al ristorante la statuetta vinta dal film di Gianfranco Rosi"


Ultimi aggiornamenti