Addio al regista Luigi Di Gianni

Maestro riconosciuto del documentarismo internazionale, che ha profondamente legato la sua estetica ad un cinema antropologico, con Ernesto De Martino firmò Magia lucana premiato a Venezia


All’età di 93 anni è morto il regista e documentarista Luigi Di Gianni, che era nato a Napoli nel 1926: lo ha annunciato “con dolore e commozione” la Fondazione Lucana Film Commission, di cui Di Gianni era presidente. Di Gianni “è stato – è sottolineato nel comunicato della Lucana Film commission – un maestro riconosciuto del documentarismo internazionale che ha profondamente legato la sua estetica ad un cinema antropologico che non ha mai smesso di scavare sul senso più profondo dell’anima e della psiche umana. Un’altra sua costante ricerca è stata quella del Sud esplorato in molteplici versanti con macchine fotografiche e cineprese” .

Nato a Napoli il 20 ottobre 1926 e fieramente “sudista” di formazione culturale, con una laurea in filosofia in tasca, segue il richiamo del cinema e si diploma al Centro sperimentale nel 1954, ma il richiamo dello studio e della ricerca antropologica (alla scuola di Ernesto De Martino) è più forte. Proprio insieme al maestro Ernesto De Martino, nel 1958 firma il documentario Magia lucana con cui vince il primo premio nella categoria alla Mostra di Venezia. Dieci anni dopo avrà la soddisfazione di essere a Cannes con La tana e tornerà poi a Venezia con il suo primo lavoro narrativo, Il tempo dell’inizio (1974) tra psicanalisi e critica sociale.

Del resto la passione per il lato oscuro della coscienza era il suo secondo amore come dimostra il suo lungo lavoro su Kafka tra il lungometraggio Il processo del ’78 e le sceneggiature per un mai compiuto adattamento del Castello in 19 puntate per la tv. Il suo ultimo lavoro è del 2009 e narra il musicista e nobile napoletano Carlo Gesualdo Da Venosa. Di Gianni è stato anche per vent’anni (dal 1977) docente di cinema ed ha ricevuto nel 2005 una laurea honoris causa dall’università di Tubinga per i suoi meriti nel settore del cinema etnografico.

La Casa del cinema a Roma, d’intesa con la famiglia e la “sua” cineteca lucana lo ricorderanno nella giornata di martedì 14 maggio con un incontro aperto ad amici e appassionati.

ssr
13 Maggio 2019

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