Crialese: dalla migrazione sociale a quella esistenziale

Il nuovo film del regista racconterà "la migrazione di un bambino che vive all'interno di una famiglia disfunzionale e che in qualche modo prova questo modo di migrare verso lo stato adulto"


Ospite, assieme a Roberto Saviano, dei Ragazzi del Cinema America in piazza San Cosimato a Roma, il regista Emanuele Crialese ha anticipato alla platea in attesa della proiezione del suo film Terraferma, il tema del suo prossimo lungometraggio: “La migrazione per me è una condizione, oltre che sociale, molto esistenziale. Rimane nel mio cuore e sarà al centro anche dei prossimi progetti che affronterò. Parlerò di una migrazione diversa però, di una migrazione più piccola, di quella dell’anima. Racconterò la migrazione di un bambino che vive all’interno di una famiglia disfunzionale e che in qualche modo prova questo modo di migrare verso lo stato adulto. Sarà un film di formazione ma pur sempre un film legato al movimento. Quello che ha fatto ognuno di noi. Il prossimo film quindi sarà più legato ai movimenti identitari e alla costruzione di un’identità”. Top secret ancora il titolo, il film sarà prodotto dalla Wildside di Mario Gianani e Lorenzo Mieli.

ssr
15 Luglio 2019

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