Thriller con Mick Jagger e Donald Sutherland chiude Venezia

The Burnt Orange Heresy diretto da Giuseppe Capotondi (La doppia ora) è il film di chiusura, fuori concorso, della 76esima Mostra di Venezia e sarà proiettato in prima mondiale sabato 7


Il thriller The Burnt Orange Heresy diretto da Giuseppe Capotondi (La doppia ora) è il film di chiusura, fuori concorso, della 76esima Mostra di Venezia e sarà proiettato in prima mondiale sabato 7 settembre, a seguire la cerimonia di premiazione. Il mondo dell’arte e quello della malavita si scontrano nel thriller neo-noir ambientato nell’Italia odierna. Il carismatico critico d’arte James Figueras (Claes Bang) seduce l’affascinante turista  Berenice Hollis (Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente collezionista d’arte Cassidy (Mick Jagger). Questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.

Diretto da Giuseppe Capotondi, The Burnt Orange Heresy è prodotto da David Zander, David Lancaster, William Horberg. Tratto dal romanzo di Charles Willeford, è sceneggiato da Scott B. Smith. Direttore della fotografia è David Ungaro. International Sales: HanWay Films. Domestic Sales:

Capotondi, oltre a La doppia ora, vincitore della Coppa Volpi a Venezia, ha diretto diversi episodi televisivi quali Berlin Station per Epix, Suburra per Netflix e Endeavour per ITV. The Burnt Orange Heresy è il suo secondo lungometraggio per il cinema.

Cr. P.
22 Luglio 2019

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