Museo Fellini, via libera al progetto a Rimini

Obiettivo raccontare l'universo creativo e umano del Maestro con una grande quantità di materiali e più livelli di lettura. I film messi in relazione con documentari, interviste, filmati di repertorio


Ad Hollywood lo chiamerebbero ‘Fellini Experience’, un luogo dove sperimentare ciò che fu l’opera del Maestro del cinema in tutte le sue forme e dimensioni. E’ questa l’inclinazione del progetto che la Giunta comunale di Rimini ha approvato in via definitiva, il primo di quattro stralci previsti per la realizzazione del Museo Fellini, che sarà aperto nel 2020. Non avrà un solo luogo espositivo, ma tutto il centro storico sarà coinvolto in una ristrutturazione culturale più ampia. Tre gli assi portanti: Castel Sismondo, la rocca del Quattrocento al cui progetto contribuì Filippo Brunelleschi; Palazzo Valloni, un edificio di origine Settecentesca recentemente restaurato, dove a piano terra c’è il cinema Fulgor caro al registra riminese e ‘Piazza dei Sogni’, con un percorso di installazioni e scenografie felliniane e la creazione di aree a verde, arene per spettacoli all’aperto.

L’obiettivo del Museo è raccontare l’universo creativo e umano del Maestro con una grandissima quantità di materiali, e più livelli di lettura e di approfondimento. I film, naturalmente, messi in relazione e fatti dialogare con altre fonti audiovisive (documentari, interviste, filmati di repertorio). E insieme a questi i disegni, le sceneggiature, gli epistolari, gli spartiti, qualche oggetto di scena, costumi, per documentare anche la qualità e l’originalità delle collaborazioni e delle maestranze coinvolte in ognuno dei progetti di Fellini. Tra le curiosità da vedere nel ‘cinemino’ ricostruito al secondo piano di Palazzo Valloni, un ‘calco’ del Fulgor originale, dove saranno proiettati i 24 film ufficiali diretti. In altri spazi del Museo, tra Castello e cinema Fulgor, avranno parte e spazio da protagoniste le circa 300 ore di filmati e montaggi inediti e esclusivi per il Museo riminese, ideati e realizzati da Studio Azzurro.

Il gruppo di società e studi associati che si è aggiudicato il bando si è quindi confrontato con gli otto componenti del Comitato tecnico-scientifico del Museo (Paolo Fabbri, Luca Beatrice, Vincenzo Trione, Stefano Della Torre, Mario Sesti, Laura Delli Colli, Francesca Fabbri Fellini, Sergio Metalli), con la componente tecnica del Comune di Rimini e con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti. Ci sarà molta multimedialità che favorirà l’incontro tra la tradizione e l’avanguardia così ad esempio la nebbia di Amarcord la si potrà quasi toccare; le pagine del ‘Libro dei Sogni’ che, grazie a un soffio, si spargeranno virtualmente nella stanza. All’interno delle sale di Castel Sismondo, poi, è previsto l’allestimento di veri e propri set felliniani, mediante la ricostruzione di materiali scenici e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie digitali. All’interno dei tre piani di Palazzo Valloni- Fulgor, recentemente ristrutturato, è invece prevista la realizzazione della ‘Casa del Cinema’.

redazione
08 Agosto 2019

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